lunedì 27 febbraio 2012

In Carrozza! (Mozzarella...)

E' tanto che non faccio qualche ricetta di Antonia. Vi ricordate di lei, si?

Tempo fa leggendo su gennarino questa sua ricetta ho subito pensato a quale delizia potesse  essere uscita dalle sue mani, conoscendo la sua abilità di cuoca.

Io non credo di essere alla sua altezza, ma vi posso assicurare che già solo seguendo le sue descrizioni si capisce che QUESTA è una Mozzarella in Carrozza coi fiocchi.

La dovete fare!!!!

Vi riporto il procedimento di Antonia:

Ingredienti
Fette di pane casareccio, meglio se un po' raffermo
Mozzarella
Uova
Latte
Sale e pepe

Bagnare le fette leggermente nel latte e premere tra le mani per far uscire quello in eccesso. Sbattere le uova con sale e pepe e bagnare le fette di pane da un solo lato, friggere dalla parte dell'uovo e tenere da parte. Una volta fritte tutte le fette formare il sandwich mettendo il lato con l'uovo già fritto all'interno e le fettine di mozzarella al centro. Passare nell'uovo il sandwich,bagnare bene e pressare leggermente tra le mani. Friggere in olio caldo e mangiare filanti.

Ragazzi, la foto non è il massimo, ma il sapore si! :)))


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Cerco di recuperare con la foto del giorno...una foto d'effetto!

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Alba, tramonto, cosa importa?
Qui la sfida era quella di azzardare un controloce spinto, cercando di intrappolare i raggi di sole, per far uscire l'effetto "stella", sia nel cielo sia nell'acqua.

p.s comunque era un'alba! ;)

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

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giovedì 23 febbraio 2012

Fette Biscottate dello Ziopiero ®


Zipie', a volte non ti capisco!!!
????
Ti ostini a farti il pane da solo (e fai benissimo, visto quante schifezze si trovano in giro!), da qualche tempo pure i biscotti (e anche qui non ti posso dar torto, visti i risultati ottenuti e che da quando me li fai assaggiare ho smesso anche io di comprare ste schifezze confezionate!) e ancora non hai mai pensato a farti pure le Fette Biscottate?!?!???
:OO
Dai, non ci stare a pensare troppo, sai che ho ragione. Ora tu ti metti lì a pensare ed entro il prossimo week mi vieni a portare un po' delle tue fette!!!
:))

...effettivamente il mio amico ha ragione!
Che senso ha andarsi a comprare le fette biscottate confezionate, che se le annusi sanno di vecchio e stantio, quando invece in poco tempo si possono fare a casa delle ottime fette, profumate e salutari?

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Così mi sono messo a tavolino a pensare ad una ricetta semplice semplice, che sia ben equilibrata e non porti via troppo tempo, visto che di quello ne abbiamo tutti pochissimo!

Dunque dunque....le fette altro non sono che pane dolce, quadrato, tagliato e tostato al forno.

Pane quadrato non particolarmente alveolato, quindi potrei fare un impasto diretto, senza troppo insistere su incordatura, cercando di dosare gli ingredienti in modo da dare al tutto un sapore ed un equilibrio apprezzabile.

Ho sbirciato in un paio di libri e mi si sono rizzati i capelli! (vabbe', diciamo i peli delle braccia, quelli non mi mancano, gli altri si!!!)

Leggo quantità di lievito incredibili, burro o altri grassi a non finire...bene bene! Ho preso spunto da questi testi (nel senso che ho capito cosa NON andava fatto) e ho provato con queste dosi, che potrei definire veramente tutte mie.

Ingredienti.

Impasto per 2 stampi da plumecake
1000 gr farina 0
100 gr miele
80 gr zucchero
10 gr sale
15 gr lievito di birra
400 gr latte
2 uova
70 gr burro fuso

Impastate il tutto. Lasciate riposare l’impasto un’oretta, coprendolo con una pellicola o un canovaccio o un piatto se lo lasciate nella planetaria.
Dividete poi l’impasto in due e formate due filoncini belli lunghi; intrecciateli su se stessi come per il pancarré, se volete spennellarteli con del latte e sistemarli negli stampi; fate lievitare fino al bordo.

Infornarnate a 210° 20’ e 180 altri 10-15’. Devono risultare belli dorati.

Fateli poi raffreddare su una gratella e lasciarli seccare (24 ore circa)

Affettate i filoni e metteteli nel forno a 150° per 45-50 miniti; le fette si devono dorare e asciugare, ma non seccare eccessivamente!

Il modo migliore di guastarle, manco a dirlo, è con la marmellata:

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Si conservano tranquillamente in una scatola di latta.

Ah, ovviamente la marmellata che vedete è rigorosamente home-made, in particolare qui trovate la ricetta.

Ultima foto, a qualcuno che l'ha vista in anteprima è piaciuta molto...
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Allora??? Che aspettate???

Correte a fare le Fette Biscottate dello Ziopiero ®


...e per concludere, la foto del giorno:


L'ho intitolata "Fughe lineari"
E' una semplice passarella, che finisce nel vuoto, ma che con una furba inquadratura sembra essere infinita...verso il mare, o verso il cielo...chissà...a voi la scelta...

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

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lunedì 20 febbraio 2012

Budino Cioccolato e Panna by Montersino

Lo sapevate che la "Montersinite" è una malattia contaggiosissima e dalla quale praticamente non si guarisce mai????

Praticamente è un processo irriversibile!!!!

D'altra parte Montersino è così contagioso...

Secondo me uno dei segreti del suo "contagio" è la sua simpatia.
Chiunque l'abbia conosciuto, in tv o di persona, ne riporta le stesse impressioni.

Inoltre tra le sue ricette di dolci, rigorosamente riportate nei libri o documentate in video, potete trovare sia ricette impegnative, sia ricette molto semplici, ma non per questo meno buone!

Questa di oggi, poi, è di una semplicità disarmante, ma anche di una bontà strepitosa.

Vi ricopio la ricetta, senza perdermi in chiacchiere.

Ingredienti per 8 porzioni (molto abbondanti, praticamente 10)
200 gr panna da montare
900 gr latte intero
100 gr tuorli
260 gr zucchero semolato
100 gr cacao amaro in polvere
200 gr cioccolato fondente 70% (Montersino indica al 55%, fate voi)
25 gr amido di mais
8 gr di gelatina

per rifinire:
400 gr di panna da montare
10 gr di cacao
Semi di vaniglia (mio suggerimento)
2 cucchiai di zucchero (mio suggerimento)

Per il budino ho fatto così, discostandomi leggermente da quanto descritto da Montersino:
ho scaldato la panna
ho unito le polveri e le ho mescolate ai tuorli
ho versato la panna piano piano mescolando per bene con una frusta, in modo da creare una cremina
ho unito il latte portato precedentemente a bollore
ho rimesso sul fuoco e aspettato che il composto raggiungesse i 90°
ho tolto dal fuoco, ho unito il cioccolato (frantumato in pezzetti più piccoli possibile) e mescolato per bene fino a far scomparire ogni traccia di eventuali grumi
ho unito la gelatina ammollata e asciugata

Il budino puo' essere versato in bicchieri o in un mega ciotolone!!!

Prima di servire, montate la panna con lo zucchero e la vaniglia. Saccaposciatela sopra e servite con una spolverata di cacao.

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Per alcune coppette ho fatto delle sfoglie di cioccolato come decorazione.

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Per la sfoglia di cioccolato a forma di cuoricino o di qualsiasi altra forma, fate così:

Sciogliete del cioccolato bianco, spalmatelo su dell'acetato per alimenti.
Quando inizia a solidificarsi, "pettinatelo", cioè passate una di quelle spatoline dentate, usate per le decorazioni; vi rimarrranno alternate strisce di cioccolato bianco e strisce vuote.

Quando il cioccolato bianco si sarà addensato, sciogliete e colatevi sopra il cioccolato fondente. Livellatelo.
Appena inizia a solidificarsi, con delle formine per biscotti potete dare la forma che volete, anzi che avete! Lasciate poi che si solidifichi del tutto e staccate con delicatezza le sfoglie così formate.

OK?

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

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venerdì 17 febbraio 2012

Scatti 18 - Roma e le sue Geometrie

Vi ricordate il post su Berlino con le sue Geometrie? (caspita come passa il tempo!!!)

Effettivamente gran parte della città tedesca ben si prestava a questa interpretazione.
Enormi palazzi squadrati che si ergono tagliando il cielo a metà.
Acciaio vetro e cemento che spaccano l'aria.
Fughe lineari verso orizzonti infiniti...

Sapete? Mai avrei pensato di trovare certe geometrie pure a Roma...

Abituato ad essere circondato dalle antichità e dalle rotondità, non mi ero mai concentrato su alcune diversità geometriche, di origine molto più recenti, ma non per questo meno apprezzabili. Anzi!

Così tempo fa decisi di fare alcune uscite a tema, proprio sulle particolari geometrie di Roma.

Quando si parla di geometrie mi viene subito in mente l'EUR, il quartiere moderno romano pensato in occasione delle Esposizione Universale di Roma (E.U.R., appunto) prevista per il 1942, ma poi mai realizzata a causa del conflitto bellico.

Per molti romani l'EUR è simboleggiato dal questo:

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Noto come "Colosseo Quadrato" o "Palazzo coi Buchi", anche se il suo vero nome è Palazzo della Civiltà Italiana

Sapete? E' un palazzo molto fotogenico!

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Si erge imponente, bianco e tutto intorno non ha praticamente nulla.
Visto dal basso quasi ti toglie il respiro.

La scritta, su 3 righe e ripetuta identica su tutte e 4 le facciate, è assai eloquente:
Un popolo di poeti di artisti di eroi
di santi di pensatori di scienziati  
di navigatori di trasmigratori
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Il prossimo palazzo,

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è a mio avviso il grattacielo più bello di Roma.Certo, rispetto a quelli d'oltre oceano fa ridere.

Venne costruito in vetro e amianto intorno agli anni '60 ed era la sede dell'Alitalia.  Inizialmente aveva una forma completamente diversa, rigida, squadrata.

Ora le sue vetrate sono pensate per confondersi con il cielo, che nelle giornate particolarmente terse sembra "entrarci" dentro.

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Atro gioiellino architettonico è il Ponte della Musica.

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Di recentissima costruzione (consegnato a fine maggio 2011), mi ha subito affascinato per le sue forme sinuose che corrono e si rincorrono, senza soluzione di continuità, lungo tutto il percorso.


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Bello, devo dire veramente bello!

Altre modernità, in un quartiere di recente costruzione:

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Ho voluto mettere queste foto perché ricordano molto Berlino; sia la parte moderna (sopra), sia la parte meno recente (le due sotto).
Una curiosità: i due palazzi qui sopra sono situati adiacenti tra loro!!!

...e per concludere...:

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be', è una geometria piuttosto nota, antica, storica.

Avete capito tutti cos'è, si?

:)))

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero



mercoledì 15 febbraio 2012

Tigelle all'Enkir

Vi ricordate quando vi parlai della Farina Enkir?
Comeeeee??? Non vi ricordate? Andatevi subito a rileggervi il post di presentazione, nel quale descrivevo come farci dell'ottimo pane, o questo dove racconto come farci i krumiri (con la documentazione dei relativi tuffi!!!!)

Ecco! Si dal il caso che dopo queste due preparazioni mi erano avanzati ancora 200gr di farina Enkir, un po' pochini per rifarci del pane... Così ho pensato di fare un impasto diretto, semplice semplice, senza lievito, tipo piadine, dando però la forma delle tigelle. Mi piaceva l'idea....ed ecco cosa è venuto fuori:
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Semplicemente, proporzionate le dosi così:
Farina enkir
50% di acqua
2% di sale 
2% di olio evo

Impastate, stendete (io ho fatto direttamente con le mani), e poi mettete le Tigelle-Enkir sul testo bello caldo (o in una padella antiaderente).

Fuoco moderato, girate finché saran cotte e farcite a piacimento.

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Come vedete ho seguito una linea soft...ricotta e valeriana. ;)


Fatele! E poi mi direte! ;)


Passiamo ora alla foto del post.

Sono due scatti che ho fatto quest'estate, in una mostra allestita da Gino, un pescatore di ottant'anni che se vi fermate ad ascoltarlo vi ritrovate improvvisamente immersi in un libro di Londo, con la differenza che Gino quello che racconta l'ha vissuto veramente!

Gino è appassionato di conchiglie marine, anzi di tutti gli oggetti che si possono trovare sul fondo del mare. Nei suoi oltre 60 anni di navigazione ne ha raccolti a migliaia.

Quest'anno ha allestito una mostra e quando gli ho chiesto se potevo fare qualche scatto, no ngli pareva vero!

Purtroppo le luci erano debolissime, ma alla fine qualcosina è venuta come, ad esempio, questo cavalluccio marino.

Come sapete a me piacciono i particolari, e questi vi propongo.

(Fare click sulla foto per ingrandirla)



(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Piaciuto il cavalluccio?


Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

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lunedì 13 febbraio 2012

Pancakes!!!! ...e un po' di revival :)

Quando ero piccoletto...diciamo... ehm.. almeno 40 anni fa..., ero un divoratore di Topolino.

Chi, tra quelli della mia generazione (1962),  non lo è stato?

E quanti di voi si centellinavano i racconti per non firire il libricino in meno di mezza giornata?

Vi ricordate come era impostato?

Il primo racconto era quello lungo, diciamo circa 30 pagine, ed era ovviamente il più importante.
Poi ce n'erano due o tre un po' corti, 12-18 pagine al massimo, inframmezzati da rubriche o piccoli inserti pubblicitari.

Infine c'era la storia di chiusura, anch'essa lunga una trentina di pagine, che a volte ti lasciava in sospeso per una settimana in quanto poteva essere la prima di due puntate!!!

E qual era il vostro personaggio preferito?
Vi identificavate nell'eroe Topolino, nello sfigato Paperino, o sognavate i dollari di Zio Paperone?

E cosa vi ricordate di quei racconti?
Il telefono di saltellante di Paperino quando lo chiamava lo Zio Paperone? Le malefatte di Amelia per prendere la Numero Uno? L'antipatica saggezza di Qui, Quo, Qua, che componevano le frasi parlando a turno? Il cappello di Cicogne di Archimede Pitagorico?

Potremmo andare avanti all'infito, lo so, ma come non menzionare le favolose Frittelle dI Nonna Papera?

Ci ho sbavato tutta l'infanzia sognandomele e cercando di capire cosa fossero.

All'epoca i viaggi intercontinentali erano un sogno, destinato forse agli attori più in voga, e le comunicazioni e le informazioni culinarie erano ristrette a contatti con il vicino di casa o, al massimo, delegate a una o due riviste di cucina, che ben si guardavano di riportare ricette d'oltre oceano.

Per questo ci ho messo tanto, troppo, a capire cosa fossero quelle meravigliose frittelle così abilmente disegnate.

Per questo, penso, quando sono andato in America tanti anni fa e le ho scoperte me ne sono fatto una tale scorpacciata che alla fine le ultime due non me le fecero pagare!

Per questo, forse, ogni volta che le faccio mi sembran più buone.

Fanno parte dei miti dell'infanzia.

...e allora? Cosa aspettiamo?

Facciamole insieme, dai! Non è poi così difficile!!


Tra le varie ricette provate, quella che a mio avviso è risultata la migliore l'ho trovata qui.
Ho fatto una piccola variante, come mio solito.

Copio e incollo (tra parentesi la mia variante)

Ingredineti per 5 pancakes

200 gr di farina
2 cucchiaini da tè di lievito in polvere
1/2 cucchiaino da tè di sale
1 cucchiaio di zucchero
2 uova
250 ml di latte
3 cucchiai di olio di semi vari (mia variante: 25 gr di burro sciolto)

In un recipiente medio unire: farina, lievito, sale e zucchero. Mescolare e mettere da parte. In un altro recipiente medio battere i bianchi d'uovo finché diventano consistenti. In un terzo recipiente medio, senza lavare lo sbattitore, battere leggermente i tuorli.
Mescolare bene il latte e il burro.
Aggiungere i liquidi agli ingredienti solidi e mescolare finché il composto è omogeneo ed aggiungere
infine i bianchi d'uovo montati.
Ungere e riscaldare una padella di diametro medio a fuoco moderato. Mettere circa 3 cucchiai del composto per pancake ottenuto nella padella. Distribuire fino ad ottenere un cerchio di circa 10 cm. di diametro. Cuocere finché la parte superiore fa bolle ed appare asciutta; girare il pancake e cuocerlo dall'altra parte finché si scurisce. Mangiare caldi cosparsi di miele o sciroppo d'acero.


E secondo voi come le ho mangiate????

Sciroppo d'acero!!!!


Vi do anche un altro suggerimento per la vostra linea... Farcitele con marmellata calda di mirtilli e panna montata!

Vi assicuro che andrete in delirio......

Passiamo adesso alle foto del giorno.

Vi ricordate la serie delle gocce di latte?


Questa volta ho voluto provare qualcosa di più...colorato! (e queste non le cambio in bianco e nero, state tranquilli! :D :D :D)

Un po' di colorante nell'acqua, un contagocce e...plin, plin, plin...

Ecco a voi due simpatiche istantanee!



Cosa ci perdiamo a non riuscire a fermare gli istanti con la nostra vista, eh?

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

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lunedì 6 febbraio 2012

Ragù di Polpo (...e un po' di neve!)

E' un po' he volevo pubblicare questa ricetta, ma tra Biscotti, Tuffi del Saraceno e del Krumiro, Orange Curd, Contest di Montersino e Foto alla fine mi sono ridotto solo ad oggi...

Inoltre è una ricetta a cui sono affezionato particolarmente, visto che me l'ha vivamente consigliata una napoletana verace, di quelle che ti fanno impazzire per come cucinano bene e come riescono a dare ai loro piatti sapori e colori unici nel loro genere.

Così, un giorno, mi fa:

Ziuuu, teng' na riscett ca' l'adda' prova' pure tu, eppoi me vieni a dicere cumm'è!
Mari',  ciooosaisi che io provo tutto!
Vabbuo', ma quest' è speciale assai. E' 'nu ragù de pulep' La fa pure Gennarino Esposito, ma ie teng' nu sistema ca' mmmmm ....come t'aggia dicere...
A Mari', e dammela, su, che aspetti!
Eeeeeche? Tieni u' pulep' appress'?
E certo, Marì!

Ricevo, traduco e trascrivo:

Per 4 persone.
1 polpo da 600 gr
4 polipetti da 50 gr l'uno
200gr di passata di pomodoro
100 gr di pomodori freschi piccoli o tagliati
cipolla
aglio
prezzemolo
vino bianco
sale e pepe

Pulire il polpo e cuocerlo con un filino d’acqua, poi tritarlo come si trita il soffritto, lasciandolo leggermente più grosso.
In un tegame soffriggere la cipolla tritata fine con l'olio, lasciare imbiondire appena e aggiungervi il polpo tritato, rosolare appena, versare il vino bianco e lasciar sfumare lentamente.
Aggiungere la passata e i pomodori freschi, salare pepare e lasciar cuocere lentamente per una mezz'ora in modo che si amalgamino i sapori.
A parte pulire i polipetti e cuocerli in aglio e olio per 15 minuti.
Cuocere i paccheri o spaghetti ma anche tagliatelle e condirli con la bolognese di polpo.
Aggiungere un polipetto in ciascun piatto come guarnizione.


Mari', il piatto l'ho fatto e l'ho presentato accussi':

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...che dirti? Avevi ragione, come sempre! :)))

Però a me piace mostrarti pure il piatto scompigliato...da combattimento, sporco di sugo e col pane pronto per l'inzuppo finale!!!! :)))

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... Mari'.. 'sti spaghetti so... 'na poesia!!!


Ciao e alla Prossima

Ah!!! Quasi dimenticavo!!!!

La foto del giorno!!!!

Allora, come tutti sappiamo in questi giorni siamo contornati da neve e gelo e molti di voi mi hanno chiesto se ho fatto delle foto a Roma. Ecco. Foto di Roma sotto la neve non ne ho fatte per due semplici motivi: primo, le fanno tutti; secondo, per farle occorre andare in mezzo al caos, a proprio rischio e pericolo, motivo per cui ho preferito esser prudente e rimanere a casa mia (peraltro uno dei posti di roma dove ha nevicato meno); così ho fatto qualche scatto dal mio balcone, giusto per gradire.

Ve le descrivo:

Iniziamo da questa, stile vintage.
Abito all'ultimo piano e di fronte a me ho una piccola vallata. Lo spettacolo che mi si è presentato davanti agli occhi sabato mattina era...bianco! Bianco e silenzioso! Alle 7, imbacuccato come un eschimese, riflettevo a come immortalare questo momento. La prima cosa che mi è venuta in mente sono state le foglie di Ulivù, il mio ulivo. Poi ho pensato alle vecchie nevicate e a cosa mi ricordavo... Inevitabilmente col tempo questi ricordi si sono sbiaditi e mi son detto...Questa volta sbiadiamoli da subito. Ecco il risultato:

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Bene, fatto il primo scatto, ho pensato a come fare il secondo.
Le foglie un po' più riparate di Ulivù  presentavano contrasti tra ghiaccio e verde molto interessanti. Click:

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Se ingrandite questa foto potete vedere con quale nitidezza sono rappresentati i particolari.

...e a proposito di particolari: vi siete mai avvicinati ad un fiocco di neve? Ecco, sabato ho avuto questa possibilità; ho scattato da molto vicino e ho voluto provare a vedere il risultato di un ingrandimento.

Le due foto che seguono rappresentano particolari della grandezza di 3mm circa.

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Visto che roba? Vi son piaciute? Ne valeva la pena, no?

Bene! Adesso si che vi posso salutare! :))

Ciao e alla Prossima!

Lo Ziopiero

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venerdì 3 febbraio 2012

Scatti 17 - Colore o B&N ?


Credevate che dopo il post del Contest avrei continuato con la mia montersinite acuta? ahà!

Effettivamente di dolci o biscotti ne ho pubblicati tanti, come ad esempio questi nocetti o i krumiri enkir, così oggi ho pensato di fare un post fotografico, di tutto relax, dove poter guardare, pensare, sognare....SENZA INGRASSARE!!!!

L'idea nasce da una classica domanda senza risposta certa, o meglio, con risposta variabile, che cambia a seconda degli umori, avete presente quando vi chiedono "Bionde o Brune?", oppure "Occhi verdi o occhi neri?" o, per rimanere in tema, "Pasta corta o pasta lunga?", "Carne o Pesce?".

Insomma, la questione è la seguente: quando faccio delle foto outdoor (si dice così?), guarandole spesso mi viene da pensare:
"e se fossero in Bianco e Nero?" Sarebbero più belle? Avrebbero più fascino?"

Oggi, come sapete, grazie al digitale una foto a colori si puo' facilmente trasformare in Bianco e Nero, e il confronto è presto fatto....per cui scegliere è facile...

E invece NO!!! Non è vero!!!!

Infatti ogni foto ha un suo significato, un suo perché, sia essa in Bianco e Nero, sia a colori.

Proviamo a vederne qualcuna insieme (ingranditele, che ne vale la pena!):

Incominciamo da un suonatore a cui sono molto affezionato. Lo incontro spesso attraversando Ponte Sisto (ricordate, il Ponte dell'Occhialone!). Lui si fa fotografare sempre volentieri, accompagnando i miei scatti con dolci melodie italian-orientaleggianti.

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Più guardo questa foto e più sono convinto che i colori la esaltino.
Poi...un attimo prima di vederne un'altra....mi lascio trasportare dal fascino discreto del Biano e Nero... e i dubbi ricominciano!!!

Voi che ne pensate?

Passiamo ora dal suonatore ai .... suonati!!!

Qui mi trovavo ad un mercatino dell'Eur. Le antichità mi fanno sempre pensare che il Bianco e Nero le rappresentino al meglio:


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...ma poi? Guardate questi colori? Non vi fanno impazzire? Ingranditele!!!!!

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(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Dura scelta anche qui!!!

Passiamo allora alle Statue, forse è più facile. Belle, marmoree, bianche (non sempre), forse meglio si prestano ai vari contrasti, e quindi al Bianco e Nero...

A Roma le statue certo non mancano, ma forse non tutti sanno che c'è un posto dove di statue se ne possono trovare centinaia!!! Il Cimitero Monumentale del Verano.

...capisco, che detta così la cosa puo' sembrare macabra, ma se pensate che grandi fotografi come Steve Mc Curry sono venuti fino a qui per scattare le loro foto...allora il tutto assume un altro aspetto.

L'orario migliore, come sempre, è quello del mattino, alle prime ore. Si puo' entrare già dalle 7.30, e dentro - manco a farlo apposta - si è di colpo immersi in una calma rilassante...

Ma torniamo a noi!

Inizierei da quest'angioletto:


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(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Guardate bene le foto. Ho sempre pensato che qui il Bianco e Nero fosse più adatto, anche perché l'ambiente ben si presta ...ma poi ho notato un particolare nella foto a colori, che sicuramente avete notato anche voi... Quella luce dietro l'ala sinistra...che sembra dare vita, o una speranza di vita, a tutto l'insieme.... Bella vero? E allora? Bianco e Nero o Colore?

Continuiamo la nostra carrellata tra le statue; questa foto, e qui non ho dubbi, la vedo meglio in Bianco e Nero:
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
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Mi piacciono i contrasti e come spicca la testa rispetto allo sfondo. Voi che ne dite?

E di questa, invece, che mi dite?

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Scelta difficile, eh? Ma vi dirò....Tutto sommato Bianco e Nero pure qui!

E quest'altra?

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

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Dubbi amletici?

Qui invece non ho dubbi: Bianco e Nero!

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
 Siete d'accordo, si?

Qui invece avevo molte incertezze...

(Fare click sulla foto per ingrandirla)


(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Il Bianco e Nero è notevole, ma poi si sarebbe persa quella macchia di colore sul terzo inferiore sinistro...un vero peccato...e allora che si fa?

Piccolo trucchetto...

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
 ...e il dilemma è risolto!!! Marmo in Bianco e Nero, fiori a colori!!!!

Bene, spero di non avervi annoiato tanto. Ogni commento, osservazione o critica, come sempre, son graditi!

:))

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero




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