giovedì 20 dicembre 2012

Torta Grenoble di Paco Torreblanca (passo passo)


Questa è la mia interpretazione della Grenoble di Paco Torreblanca:
 
(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Ve lo dico subito: la preparazione di questa torta richiede tempo, pazienza, passione, capacità, tecnica e chi più ne ha più ne metta!

Ma vi posso pure garantire che verrete ampiamente ricompensati di tutte le fatiche.

La scoprii qui e mi ricordo quando la feci la prima volta ne rimasi davvero soddisfatto.

Da qualche tempo meditavo di rifarla per voi, documentando passo passo.
E finalmente ho trovato tempo e coraggio!!!!

Ora, visto che il post sarà piuttosto lungo e ricco, direi di non perderci in chiacchiere e di passare direttamente ai fatti.

Descrizione:
Si tratta di una torta a strati e, come tutti questi tipi di torta, il mio consiglio è quello di suddividervi il lavoro in almeno 3 giorni, se non 4 o 5!
In questa maniera l'intera opera diventerà una passeggiata.

Gli strati sono composti da
Mousse di caramello al caffé
Cremoso al caffé
Altro strato di mousse di caramello al caffé
Disco croccante di riso soffiato e cioccolato
Strato di caramello semiliquido
Ultimo strato di mousse (questa volta non l'ho messo)
Base di pan di spagna di noci e miele

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Vediamo ora come possiamo suddividerci il lavoro.

Tempi
Vi riporto la sequenza delle operazioni da eseguire con i tempi di riferimento. Dosi e procedimenti a seguire. Ovviamente organizzatevi come meglio credete.
In ogni caso la torta va preparata almeno 2 giorni prima di essere consumata (a meno che non possediate un abbattitore).

Pandispagna Noci e Miele 
Una volta fatto puo' essere congelato e conservato a lungo.

Croccante di riso
Anche questa preparazione puo' esser fatta con largo anticipo e inoltre non richiede molto tempo. Si conserva in luogo fresco, ma anche in frigo o freezer


Infusione di latte e caffé
Deve essere preparata il giorno prima del cremoso al caffé

Noci Caramellate
Possono essere preparate il giorno prima o il giorno stesso del cremoso al caffé

Cremoso al caffé
Anche questo puo' esser fatto e poi surgelato. L'importante è aver pronte le noci caramellate e l'infusione di cui sopra.


Fin qui tutto puo' esser fatto con largo anticipo. Veniamo ai passi da fare a ridoso del montaggio della torta.



Caramello semiliquido
Va fatto il giorno del montaggio, ma va bene anche il giorno prima.

Mousse al caramello e Montaggio
Questa è l'ultima operazione da eseguire, dopo di che il dolce va montato e poi lo potete riporre nel congelatore e tirarlo fuori 12 ore prima di consumarlo.

Le decorazioni le vediamo dopo.

Bene!

Se siete arrivati fino qui vuol dire che la cosa inizia a interessarvi.
Le realizzazioni delle varie componenti non sono particolarmente difficili, per cui non molate proprio ora.

In ogni caso per rendere la lettura più chiara e piacevole via via vi allego qualche foto.

Cominciamo!

Preparazione e dosi per una torta tonda di 22 cm di diametro:

Pandispagna Noci e Miele

45 g noci polverizzate
45 g zucchero polverizzato con le noci
30 g zucchero

6 tuorli
4 albumi
75 g farina
40 g burro
35 g miele di castagno


Fondete il burro ed aggiungere il miele, mescolando bene.
Montate i tuorli con le noci e lo zucchero già polverizzati.
Montate gli albumi con l’altro zucchero.
Incorporate delicatamente i tuorli agli albumi; aggiungete la farina setacciata, incorporate, aggiungete il burro fuso con il miele e mescolate delicatamente.
Versate in uno stampo da 22 cm e cuocete in forno presiscaldato e non ventilato a 200°C per 12-15 minuti.
Come già detto, potete congelarlo.

Croccante di riso
(Disco da 22 cm)

60 g cioccolato al latte
50 g cioccolato fondente 70%
20 g zucchero
30 g granelle di nocciola
40 g riso soffiato


Per prima cosa disegnata su della carta da forno un cerchio di 22 cm, meglio 21 cm di diametro. Ovviamente userete il verso del foglio dove NON avete fatto il segno.

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Poi mettete sul fuoco zucchero e granelle di nocciola fino a caramellare; mescolatele al riso soffiato e quindi al cioccolato appena fuso, fino a far amalgamre il tutto.

Versate poi su carta da forno (ricordatevi di girare il foglio) e spatolate fino ad ottenere un disco ben livellato e delle dimensioni segnate.

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Potete conservare il tutto in frigorifero o nel congelatore.

Noci caramellate

Vi serviranno per il Cremoso al Caffé e vanno preparate al massimo un giorno prima di fare il cremoso, ma anche contestualmente.

80 g noci
50 g zucchero

Sciogliete appena appena lo zucchero sul fuoco e poi aggiungete le noci, mascolando per bene facendo caramellare.
Togliete dal fuoco e rovesciate il tutto su un foglio di carta forno; separate le noci.

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Cremoso al caffé

Come abbiamo visto va preparata un'infusione con 135 gr di latte e 12 gr di caffè macinato e lasciata lì per 24 ore.

Poi servono:

2 tuorli 

30 g di zucchero
2 g di gelatina ammollata in ancqua fredda e ben strizzata
100 g di panna montata


Filtrate il latte e portatelo ad abollizione con 15 dei 30 g di zucchero
Nel frattempo montate i tuorli con lo zucchero restante, uniteli al latte e, continuando a mischiare,  portate la temperatura a 85° (in pratica non deve bollire).
Incorporate quindi la gelatina e, quando il composto si sarà freddato, incorporate delicatamente la panna montata (se non sapete come fare guardatevi questo filmato fatto per voi)..
A questo punto versate il tutto in uno stampo da 22 cm, ricoprire di noci caramellate (che affonderanno nel cremoso) e congelate.


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Ecco come appare il disco di cremoso al caffé appena tolto dal congelatore:
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Caramello semiliquido

160 g zucchero
120 g panna
un bel pizzico di sale

Scaldate la panna.
Fate il caramello.

Togliete dal fuoco e aggiungete la panna poco per volta e sempre mescolando.
Aggiungete il sale e continuare a mescolare fino a quando si stabilizza.

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Se lo fate il giorno prima conservatelo in frigorifero e prima di utilizzarlo scaldatelo leggermente (bagno maria o forno a micronde) per farlo tornare semiliquido.

Bene, siamo quasi arrivati al termine dell'impresa.
Manca solo la..

Mousse di caramello al caffé

150 g zucchero
60 g acqua
300 g panna liquida riscaldata

5 g caffé solubile
75 g tuorli
8 g gelatina ammollata e strizzata

450 g panna montata

Fate lo sciroppo di caramello con acqua e zucchero.
Togliete dal fuoco e aggiungetevi la panna poco per volta, sempre mescolando.

Quando il tutto si sarà stabilizzato, aggiungete i tuorli leggermente montati.
Rimettete sul fuoco e sempre mescolando portate la temperatura intorno ai 85°C.

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Togliete dal fuoco ed aggiungete la gelatina ed il caffé solubile, mescolando bene per far sciogliere il tutto.
Lasciate raffreddare mescolando di tanto in tanto


Inglobate poi i 450 g di panna montata con la classica tecnica del delicato mescolamento dall'alto in basso (se non sapete come fare guardatevi questo filmato fatto per voi).

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A questo punto siamo pronti per il fatidico...

Montaggio

Come avete capito il dolce viene montato al contrario, cioè la parte che alla fine risulterà sopra va inserita per prima (e poi ovviamente il tutto sarà capovolto)

Preparatevi la base (esempio un disco di alluminio) e sistematevi sul fondo un foglio di acetato per alimenti.

Inserite poi un cerchio da 22 cm (meglio ancora un anello regolabile).
Rivestire i bordi con altro acetato.


  1. Versate adesso un terzo circa della mousse sul fondo e livellate.
  2. Inserite il cremoso al caffé.
  3. Versarte un altro terzo di mousse.
  4. Inserite il croccante di riso.
  5. Versate il caramello semiliquido sul croccante e distribuite per bene.
  6. Versate l'ultimo terzo di mousse.
  7. Inserite il disco di Pan di Spagna Noci e Miele (tagliato ad altezza di un cm).
  8. Volendo potete inumidire il Pan di Spagna con della bagna al caffé. La ricetta non lo prevede, ma io l'ho fatto.
  9. Coprite con pellicola e congelate.

A questo punto prendetevi un anno sabbatico, ve lo siete meritato.

Siete tornati? Come è andata? Vi ricordate che avete lasciato qualcosa nel congelatoreeee????

Passiamo alle decorazioni.

Qui ci possiamo sbizzarrire, come sempre.
Io, per quanto mi possa sbizzarrire, nelle decorazioni mi perdo. Lo so. Sono imperdonabile, però alla fine quello che conta è il sapore, no? E su quello mi sento di garantire.

Comunque...qualche anno fa la decorai così, con delle meringhette spolverate di cacao (operazione da eseguire prima di adagiarle sulla superficie.

Spesso ho visto decorare questa torta con delle foglie di cioccolato (qui potete vederne un po').

Questa volta ho voluto fare qualcosa di molto particolare, incoraggiato dall'aver visto il Maestro Cioccolataio proprio il giorno prima.

Vi ricordate il profittamisù?

Ecco, in pratica ho fatto qualcosa del genere. Seguitemi.

Fondete il cioccolato (70% fondente) e spatolatelo su una striscia di acetato un po' più lunga della circonferenza della torta.

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A proposito, lo sapete come si calcola la circonferenza sapendo il raggio, si? Come? dueppigrecoerre? Maddeché?? Pigliate una lunga striscia di acetato, giratela intorno alla torta, fate un segno, tagliate e fate prima!!! :D :D :D.

Fate poi raffreddare e raddensare appena appena, quindi togliete la torta dal congelatore e rigiratela (era montata al contrario, ricordate?)
Avvolgete la striscia di acetato intorno alla torta e fate aderire ben bene. Ovviamente l'acetato deve rimanere dalla parte esterna!

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Rimettete in frezeer o in frigo. Incrociate le dita e aspettate un po'.

Alla fine togliete l'acetato e decorate sopra con delle noci caramellate e della polvere di caffé.
Volendo potete anche fare qualche ghirigoro di caramello, giusto per far colpo!

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Vi consiglio di decorarla poco prima di servirla. Il caramello, col passar delle ore, tende a sciogliersi.

Piccolo consiglio: non lasciate MAI, e ripeto MAI, la torta incustodita, soprattutto in presenza di una certa persona: potrebbe succedere qualcosa del genere:


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:D :D :D

Ohi??? Ci siete ancora??? Siii?
Bene, perché vi volevo offrire l'ultima fetta rimasta:
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Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero

Guardate anche le altre realizzazioni:

lunedì 17 dicembre 2012

Pancakes alle Banane dell'Araba

E così, dopo averla torturata in un memorabile post con tanto di dedica e di podio, passeggiato con lei in giro per Roma alimentando l'invidia di tutti i Babbi Natale, coccolata a cena insieme ad altri food-blogger, eccomi qui pronto a interpretare l'ennesima sua ricetta (dico sua, ma in realtà gliel'ha data il grande Rambo in persona! :D :D :D)

Vi dico subito che la prima cosa che qui mi ha colpito è stato il numero di ingredienti: 2!
Si proprio 2! 1 + 1!

E le dosi?
Semplicissime, senza bisogno neanche di ricorrere alla bilancia di precisione!

Una banana matura e due uova.

E la preparazione?
Ancor più semplice. Si schiaccia la banana, si aggiungono le uova, si mischia e... voilà!

E la cottura?
Padelino antiaderente, volendo un filino di burro o di olio, si versa il composto, tempo di farlo cuocere da un lato e poi dall'altro e la pancake è pronta!

Anzi le pancakes!

Sono talmente facili da fare che le inserisco di diritto nella mia rubrica Buoni e Veloci. E si, perché oltre ad essere veloci da fare sono pure buone!!! :)))

Inoltre la cosa sorprendente che l'Araba ci aveva già fatto notare è che queste pancakes non sanno affatto di frittata, come uno potrebbe pensare, ma neanche di uova! E' vero! Confermo! E' proprio così. Provare per credere. Anzi, pure se ci credete, provatele lo stesso!!!

Una volta fatte potete poi sbizzarrirvi nel servirvele come meglio volete: miele, scioroppo d'acero, altre banane, o con il più classico degli  accoppiamenti.

Prima una goccia...
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Poi una colata un po' più seria....
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...Fino a svuotare l'intero barattolo...

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Ecco qua il risultato:
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L'accoppiata cioccolato banana rimane un classico e i classici vanno rispettati!
Poi, in questo caso, è una crema di cioccolato e nocciole, davvero speciale.

Coooome? Volete sapere la provenienza di questa crema specialissima?


Ma come? Non l'avete ancora capito?  Vi ricordate del mio recente viaggio a Bologna? Vi ricordate con chi mi sono incontrato? E cosa mi ha regalato?

Ora vi mostro un'altra foto che vi aiuta a ricordare:

(Fai click sulla foto per ingrandirla)
Avete capito? :)))

Certo in occasione di queste pancakes il barattolo di Nutellina l'ho decisamente prosciugato!
E ora? ....

Vi lascio con un'idea da sviluppare: queste pancakes sono buone da sole così come con la cioccolata, ma le vedo bene anche come base di qualche altro dolcetto più fighetto.

Chi di voi si lancia in un esperimento?


Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero

Guardate anche le altre realizzazioni:

venerdì 14 dicembre 2012

Tu chiamale se vuoi...Emozioni!

Spesso viviamo delle emozioni che non riusciamo a descrivere a parole o proviamo delle gioie inaspettate che non riusciamo ad esprimere.

Per quel che mi riguarda sono quei sentimenti che mi prendono quando ricevo un dono improvviso, inaspettato.

Mi emoziono e spesso non trovo le parole per esprimere la mia gioia.

Chi mi conosce bene lo sa e non si sorprende se magari rimango ammutolito davanti anche ad un piccolo gesto, che ai miei occhi appare immenso.

E così cerco di prender tempo, di aspettare, di metabolizzare il tutto, oseri dire quasi di razionalizzare, cercando magari rifugio in uno scatto fotografico, con l'intenzione di imprimere ma anche di esprimere l'oggetto del dono.

Poi magari ci faccio un post, come nel caso dei Biscotti Decorati di Zuccherofatato o del  mega pacco dono di Stefania o ancora nel caso delle prelibatezze di Eliana o le ormai famosissime Cassatelle di Ginestra o ancora nel caso del Trittico di Regali di Martina.

O come nel caso di oggi.

Driin Driiinnnnnn (suoneria nostalgy del mio cellulare)

Pie', stai a casa? Guarda che io passo tra dieci minuti! (da leggersi con accento napoletano)


Così, dieci minuti dopo, puntuale come l'IMU, eccolo che mi bussa (con i piedi), mettendomi sotto il naso questo coso:
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Guarda che vado di corsa, non mi posso fermare. 
(ettepareva!)
Guarda che questo l'ha fatto MissD, che come ha letto il tuo commento non ha resistito e ne ha fatto uno tutto per te!


E io, dopo che ho "guardato" tutte queste cose, inizio a balbettare... e la casa a profumare.

Non faccio a tempo a riprendermi, che già l'Uomo Lampo ha preso la via delle scale, lasciandomi come un ebete.

Altro non mi rimane che sedermi con calma tagliare la prima fetta....
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Poi la seconda, poi la terza, poi la quarta e via via che tagliavo passavo dalla semplice degustazione all'inzuppo in un tazzone di caffé fino ad approdare al più classico degli spalmi, approfittando della fantastica Nutellina di Martina (sicuramente riconoscerete sullo sfondo la famigerata tazza di quebec :)))))
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Le emozioni non le so descrivere, ma la qualità di un cibo penso ancora di saperla riconoscere:

Questo NON è un ciambellone che dal secondo morso ti sembra ti masticare la moquette di quell'albergo ad una stella dove andavi da ragazzo;
Questo NON è un ciambellone che dopo la prima fetta dici no grazie, mettendoti la mano sul cuore sperando che ancora funzioni dopo il blocco alle vie respiratorie causato dall'affanno da deglutizione.
Questo NON è un ciambellone che lingua e palato diventano un blocco unico nonostante le briciole fuoriescano dagli angoli della bocca...

Questo ciambellone scivola via come fosse seta
Questo ciamebellone alla quarta fetta consecutiva ancora ne vuoi
Questo ciambellone dopo 6 giorni è ancora fresco, come fosse appena fatto.

Guardate che non scherzo! Non è una forma di ringraziamento. Chi mi conosce sa quanto io sia severo nei giudizi...
(Cooooome? ah, si! So' peggio! So proprio kkkz! :))))

Brava MissD, tra te e Gambetto fate una bella coppia! Non solo nella vita, ma anche in cucina! :))

Ora qualcuno di voi si starà chiedendo come mai quel ciambellone sia durato 6 giorni, nonostante fosse così buono.

Diciamo che...mi  sono sacrificato per fare una valutazione completa e confermo che anche dopo 6 giorni si mantiene fresco come al primo taglio!

E proprio mentre mi stavo gustando l'ultima fetta (sigh!), portata strategicamente in ufficio, ecco che mi bussano alla porta:

Ziopiero, c'è un pacco per te.
(incredibile, pure il fattorino della SDA mi chiama così!!)

Inconfondibile confezione cartonata di Amazon....mah, eppure l'ultima cosa ordinata mi sembra sia arrivata proprio ieri. Boohh, ormai acquisto talmente tanta di quella roba che ho perso il controllo degli arrivi...A meno che.... mmmmmmm mi sorge un dubbio, anzi una speranza...

Inizio ad aprire e la carta rossa da regalo quasi mi acceca!

Kikazzè? 
(traduzione: chi sarà mai il mittente di questo regalo?)

Ah, ecco il biglietino, ma qualcosa nel mio cuore, mi aveva subito pensare a lei....

E immagino pure cosa possa essere, visto che il pacchetto non aveva la forma di un ombrello e neanche di un'impastatrice...

Fermo là, e se davvero fosse un libro che già possiedo???
Macchissenefrega, ne avrò due e ad uno sarò più affezionato. Che diamine!!!

Inizio a scartarlo, come se dovessi cambiare il pannolino ad un neonato...

E sono rimasto senza fiato (per il libro, non per il pannolino!)
Click:

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Grazie Angela.

Come sai questo libro non solo non ce l'avevo, ma sfogliandolo mi si è accelerata la salivazione e i succhi gastrici hanno iniziato a fare le capriole nel mio stomaco. Mentre lo sfogliavo non ho resistito e ti ho richiamato pure la seconda volta. Ero troppo emozionato.
E ancora adesso non trovo le parole giuste, quindi taccio. :))

Anzi no, passo direttamente alle "minacce" e avverto a voi tutti:

lo sapete, si, che dal prossimo anno grazie a questo libro ne vedrete delle belle, si?  :)))

Ultima emozione, annunciata da tempo ma non per questo meno intensa.

Io lo so, i primi di dicembre ormai è una tradizione. Arriva Lui, il Maestro Cioccolataio, colui il quale fa diventare Criollo tutto ciò che tocca. E quando scende sgiù ddafffirenze  ha sempre un pensiero gentile per noi tutti. Questa volta mi ha portato i Magnifici 5:

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Ve li presento, in ordine da sinistra a destra:
Cioccolatino al marzapane e kirsch:
E' un eroe la cui energia viene liberata non appena lo si addenta.
Caratteristica: fa resuscitare i morti, anche quelli più vecchi di 100 anni!

Gianduiotto base fondente (la ricetta è sul blog del Nanni)
La sua intensità è in grado di sterminare ogni tipo di gianduiotto presente sul mercato; anche quelli costosissimi al suo cospetto si inchinano!
Caratteristica: può farti cambiare idea anche su dogmi induscutibili.

Carrè d'or (cioè il Palet d'Or tagliato quadrato):
Il più piccolo di tutti ma anche il più spietato per via di quella granella di cioccolato purissimo.
Caratteristica: una volta che ti è entrato in circolo non riesci più a fermare le reazioni a catena innescate dai 5 sensi.

Crema al burro al cocco:
E' un cioccolatino femmina.
Caratteristica: prima ti addolcisce, poi ti cattura!

Crema al burro al caffè:
Quel chicco ha la funzione di ingannarti. Tu pensi al caffé ma poi ti ritrovi in un tripudio di sapori. Caratteristica: ti ammalia col solo sguardo!

C'è poi da aggiungere che tutti questi cioccolatini sono tagliati e ricoperti rigorosamente a mano con copertura Gran Cru 64% del Madagascar!

Vi basta?
A me non sono bastati, nonostante le dosi generose e il continuo mangiarli mentre li descrivevo.


Adesso dovete solo pregare il Nanni affinché vi sveli le altre ricette.



....Ecco...ci ho provato. Le mie emozioni le ho condivise con voi.
Certo, le ho dovute condire con qualche "ziopierata" (mica potevo fare un post tutto strappalacrime, no?).


Ciao e alla Prossima (dove torneremo a parlare di cucina, quella impegnativa!)

Lo Ziopiero

mercoledì 12 dicembre 2012

Ottimoni Integrali dello Ziopiero

Tempo fa Paolo mi chiese di rifargli gli Ottimini della Divella.

Ora voi sapete la mia profonda avversione verso tutti quei prodotti industriali che possiamo tranquillamente farci a casa, con risultati decisamente migliori sia in termini di gusto sia in termini qualitativi

Ma da quel commento ne nacque un simpatico scambio di messaggi fino a quando l'altro giorno, finalmente, sono andato appositamente al supermercato da lui indicato (12 km da casa mia!) per comprare la fatidica confezione...

Arrivato a casa non ho resistito e ho aperto la confezione; all'assaggio il biscotto non mi ha detto proprio nulla, tranne che per la sua friabilità. Sapore praticamente inesistente (per chi è abituato alle farine "serie" sa cosa intendo!), anche se non aveva retrogusti spiccatamente industriali, come spesso capita a questo genere di prodotti.

A questo punto, però, non volevo deludere Paolo, per cui ho unito insieme un'idea, un regalo e un po' di fantasia e sono approdato agli Ottimoni Integrali dello Ziopiero! :)))

(fai click sulla foto per ingrandirla)


L'idea è quella della cosiddetta Frolla Croccante, trovata per la prima volta da Fujiko e subito provata e poi ritrovata anche qui.

In pratica si tratta di montare le uova con lo zucchero e poi inserirci il burro e continuare a frullare.

Il regalo è stato un doppio pacco di farina consegnatomi furtivamente da Lui , il cosiddetto amante della domenica, come scherzosamente ci definiamo visti i nostri incontri fugaci e le nostre telefonate segrete alle 7 di mattina! :D :D :D

La fantasia...be', quella in realtà è relativa: ho solo cercato di dosare diversamente alcuni ingredienti, aggiungendo qua e togliendo là.
Ecco a voi:

Ingredienti
2 uova
150 g di zucchero
100 di burro
220 g farina 0 macinata a pietra
100 g farina integrale macinata a pietra
30 g farina di segale macinata a pietra
Sale
1 bustina di lievito per torte salate

Come detto sopra, montate le uova con lo zucchero e poi aggiungeteci il burro a pezzetti, continuando a frullare.
Poi a pioggia tutte le polveri e impastate come meglio credete (a mano o a macchina).

Verrà un composto piuttosto morbido, per cui il riposo in frigo dovrà essere di almeno un paio d'ore.

Al dunque, stendete l'impasto e formate i biscotti, della forma che preferite.

Forno a 180° per 15 minuti circa. Ricordatevi che i biscotti vanno "usciti" dal forno quando sono ancora morbidi, quindi scegliete il vostro biscotto-cavie e tastatelo per accertarvi del loro stato di cottura.

Lasciate poi riposare su una gratella. Sono buoni da subito, ma dopo 24 ore migliorano e diventano ottimi, anzi Ottimoni!;)

Vi lascio in compagnia di un porta fortuna. Se guardate bene la coccinella sta facendo le...bolle!!!! Per questo la fortuna vale doppio!

(Fai click sulla foto per ingrandirla)
Adesso guardatela bene in faccia:
(Fai click sulla foto per ingrandirla)
Non è deliziosa? :)))

Araba, non mi dirai che hai paura pure di questa?!?!?! :)))



Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero

p.s. regalo confezione di Ottimini Divella, quasi nuova. (manca solo un biscottino) :D :D :D

Guardate anche le altre realizzazioni:

lunedì 10 dicembre 2012

Happy AraBirthday!


Buon inizio settimana a tutti.

Questo post è interamente dedicato ad una certa persona...

Visto che il suo blog ha appena compiuto 3 anni, Lei ha voluto festeggiare l'evento con un giveaway (sapete quei contest che non sono contest e che per vincere ci vuole una gran botta di kiulo?) che consite nello scrivere due righe su dei Lei all'interno di un nostro post.

Ma vi pare mo che uno come me si limita a scrivere due righe su una come Lei??? Neeeaaahahhhh

Qui ci vuole un intero post!!!! :)))

Ma andiamo con ordine: Stefania ci chiede di dedicarle un pensiero, di offrirle un suggerimento, di dirle cosa ci piace e cosa non ci piace del suo blog.

Allora, mia cara Stefania, tu già sai cosa mi piace e cosa non mi piace, vero? eheheheeheh

Ma tu mi chiedi di uscire allo scoperto... Che faccio? Esco? Vado? Dico? Posso? :))))

Iniziamo dalla parte più facile (e mica tanto):

Del tuo blog mi piace la simpatia, l'energia, la freschezza, la spensieratezza, ma anche l'attenzione ai fenomeni culturali e non, il saper cogliere le sfumature che solo le persone attente e sensibili sanno rilevare, la capacità di scrivere e riportare semplici episodi di vita vissuta, sapientemente conditi con un senso dell''umorismo delicato, oserei dire prezioso.
Ogni volta che ti leggo mi strappi un sano e sincero sorriso; riesci a farmi vedere tutte le scene con delle semplici parole. Tu hai questa gande capacità, perfettamente esplicitata attraverso il tuo blog.

Veniamo ora alla parte pi difficile (che alla fine mi sa che è la più facile ahahahaha):

Cosa non mi piace? ahi ahi ahi ahi, lo so che qui potrei scatenare un putiferio, sopratutto tra le tue affezionatissime lettrici , ma il bene che ti voglio e la simpatia e la stima che nutro per te mi fa andar via sereno.

Primo: USI TROPPO BURRO!!!

Siiiiiii, ne usi troppo! Tutte quelle ricette, così cariche di burro, che generosamente ci propini attingendo a mani basse da Martha e Nigella, mi fanno alzare il colesterolo solo alla lettura!!!! Più leggo e più l'LDL schizza verso pericolosissi valori a rischio!!!

Tu sei diventata la regina del burro!
Se dovessero fare un podio tutto di burro, sicuarmente staresti sul gradino più alto!

...anzi, già ci stai! :D :D :D :D

(Fai click sulla foto per ingrandirla)
Senti a me:

LASSA PERDE LE RICETTE DI QUELLE DUE PAZZE!!!!!

Quelle due sono un insulto alla Cucina con la C maiuscola, un affronto ai cultori del cibo! 
Nun se ponno vede'!!!! E' robba da denuncia!!! Peggio, da arresto, ma no arresto da galera! Arresto cardiaco!!!! :D :D :D

Inizia il quarto anno di blog con qualcosa di livello, stupiscici, facce vede' che cosa tiri fuori dal cappello!:)))


Secondo: tocca che t'empari a fotografa' !!!
Eh si! Ormai non hai più scuse! Una come te, dopo tanti anni di blog, non può continuare a farmi vedere quelle foto mezze blu e mezze sfocate! Se ce so riuscito io che manco sapevo come si accendeva na digitale figurati se non ci riesci te!
Occheiiiiiii????
Nooooo???? Come no?

Allora facciamo così: adesso io e te facciamo un patto: io mi offro volontario per darti qualche dritta onlaign, ma tu te devi impegna', capito????? Le tue foto devono venire belle come te....be' anche se solo dovessero venire belle la metà  sarebbero già bellissime! :)))))

Bene! Ora è venuto il momento del pensiero.

Disce...e fino ad ora che hai fatto?

Vero! Scrivendo questo post t'ho pensato tanto, ma io te penso sempre, dal primo giorno che ti ho vista farti fuori mezzo chilo del mio gelato allo zabaione con 4 fette di panettone! M'appari in sogno mentre cavalchi disinvolta un cammello, indossando leggins viola aderentissimi. Te vedo mentre parli con i doganieri, strabuzzando gli occhi e agitandogli sotto il naso le unghie smaltate di rosso, cercando di spiegare loro che quello che hai nella borsetta di etabeta non è carne di maiale, ma puro estratto vegetale. Ti penso quando nella tua palestra demolisci l'ego dei rambo, o in classe polverizzi le matite del principino di turno che te le voleva far temperare.

...che dichi? Puo' bastare?

T'aspetto, Stefy. Natale è vicino e tra poco mi apparirai dal vivo, raggiante come sempre, co sti du metri de gambe che se te becca er sindaco te ce fa paga' l'IMU al 15%.

Scherzeremo, mangeremo, evocheremo e alla fine, come sempre, mi dovrai fare la solita dichiarazione d'amore in arabo :D :D :D :D

Basci, Teso'!

Lo Ziopiero

giovedì 6 dicembre 2012

Ziobavarese Milk Free allo Zabaione e Pistacchi


Ziobavarese?!?!?!?

Siiii!!! Ziobavarese!!! :DDD


Oh, non è che improvvisamente ho cambiato nazionalità, eh?


Diciamo piuttosto che volevo dare un nome a questo dolcetto e così l'ho personalizzato, come ormai sono solito fare come mi ingegno in qualcosa di diverso.

Spesso ricorro a delle semplici fantasie per provare o azzardare cose nuove.
Altre volte mi affido all'istinto
Altre ancora alla voglia di far fuori alcuni "avanzi" dal frigo o dal freezer.

Qui il gioco è stato semplice e tutto sommato mi sento di poter annoverare questo dolcetto tra i Buoni e Veloci, che dite?

Basta avere sempre pronta una classica meringa italiana, ma voi che mi seguite da tanto tempo ormai lo sapete e son sicuro che ne avete sempre una discreta scorta in freezer.

Dicevamo...? Ah, si! Voglia di semplicità, ma contemporaneamente anche voglia di creare effetti.

Qui l'effetto può essere sia visivo che gustativo.

(Fai click sulla foto per ingrandirla)
Non solo, ma come ho anticipato nel titolo questa bavarese non contiene derivati del latte!!!

Come??? Non credete che per farla occorrono veramente pochi minuti?

Allora facciamo partire il cronometro.

Mettete a bagno la colla di pesce
Fate lo zabaione (con questa tecnica in 4 minuti è fatto). Unite la colla di pesce di pesce ben strizzata; mescolate (1 minuto)
Amalgamate adesso la meringa italiana, mescolando per bene in modo da evitare la formazione di grumi e versate poi il tutto nei bicchierini (2 minuti).


Se avete dei dubbi su come amalgamare i vari composti guardatevi questo filmato fatto per voi. :))
 

Fate freddare in frigo per qualche ora (questo tempo ovviamente non va calcolato!).

Al momento di servire, se volete fare i fighetti, sporcate il piatto con del cioccolato fuso (io uso un fondente 70%) e decorate con dei pistacchi frantumati. (un paio di minuti in tutto?)

Allora, che dite? Lo farete? Vi costa al massimo 10 minuti del vostro tempo + la  meringa italiana che avete già pronta in frigo. ;)

Se poi lo zabaione lo volete fare il giorno prima per averlo già pronto, allora conservatelo in frigorifero coperto con la pellicola per alimenti, direttamente a contatto. Al dunque prendetene una piccola parte, diciamo un quarto, scaldatelo al micronde (o a bagno maria), scioglietevi dentro la colla di pesce ammollata e strizzata, mischiate per bene fino a sciogliere completamente la colla di pesce, aggiungetevi il resto dello zabaione, continuate a mischiare; incorporate quindi la meringa italiana.

Ecco le dosi per 6 persone:

Per lo zabaione:
6 tuorli
120 g di zucchero
170 g di marsala di ottima qualità


Come già scritto, il procedimento lo potete vedere in questo filmato

4 g di colla di pesce (quella in fogli)
6 cucchiai abbondanti di meringa italiana
30 g di cioccolato fondente 70%
Pistacchi: q.b. (quanti mi piace 'sta definizione che non significa niente!)

Siete pronti per l'assaggio?
(Fai click sulla foto per ingrandirla)

mmmmmmmmmmm  :)))

Ah, ricordatevi: il cioccolato va sciolto e messo sul piatto un attimo prima di servire (ma questo lo sapevate, veroooo?)

Allora, lo inseriamo nella rubrica Buoni e Veloci?


Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero


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lunedì 3 dicembre 2012

Castagne e Castagnaccio

Ho sempre avuto uno strano rapporto con le castagne. Non so perché.

Sarà mica colpa di tutti quei detti o modi di dire che attribuiscono alle castagne significati non certo edificanti, come ad esempio:

"Colto in castagna"!

o addiruttura:

"La donna è come la castagna: bella di fuori  e dentro è magagna”   

O anche il romano:

"cia' 'na castagna", 

che nel gergo pugilistico significa che ha un colpo che ti manda direttamente al tappeto (a propostito, chi mi sa indicare in quale film viene detta questa frase? Araba, Gluty, voi lo sapete, vero???)

Ma c'è anche un detto positivo:

Toglier le castagne dal fuoco


Poi ci sono quelli alla "Massimo Catalano" (ricordate il personaggio?)

“I castagni non fecero mai arance”

Forse dietro c'è della filosofia orientale e non sono in grado di coglierla...?

Sta di fatto che l'altro giorno ero dal mio spacciatore di fiducia e mi cade l'occhio sulla farina di castagne e, memore di un post di Lia di qualche giorno fa, ho subito pensato al Castagnaccio!!!

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Conosciuto anche come baldino o ghirighio o patona, il castagnaccio è una torta semplicissima, forse la più facile di tutti, tant'è che entra di diritto nella nuova rubrica etichettata Buoni e Veloci.

E' un piatto tipicamente autunnale che si ottiene facendo cuocere nel forno un impasto di farina di castagne, acqua, olio extravergine d'oliva, pinoli e uvetta.

Una volta era considerato un piatto "povero". Adesso se vi avvicinate ad un "caldarrostaro" dovete andarci ben forniti di contanti, meglio se con una carta di credito, tipo questa:


Ve la ricordate? Nooo. Andate a rileggervi questo post ;)

Ma torniamo al nostro amico. Ecco gli ingredienti:

Per una teglia rotonda di 24 cm:
250 g di farina di castagne
350 g di acqua
20 g di zucchero
80 g di uvetta ammollata in acqua e poi strizzata
50 g di pinoli
3 cucchiai d'olio evo
Rosmarino
Sale

Frullate acqua, farina, olio, sale e zucchero fino ad ottenere un composto senza grumi. Versate il tutto nella teglia precedentemente oliata. L'altezza non dovrà superare il centimetro.

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Aggiungete  poi l'uvetta e i pinoli.
Forno a 200° per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 180°. Ad un certo punto inizieranno a formarsi delle spaccature in superficie. Cuocete ancora 5-10 minuti. Fatto.

Visto come è semplice? E' un dolce Buono e Veloce? :))

Tagliatelo a fette e, possibilmente, offritelo caldo ;)

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Che ne dite? Si puo' fare?

Vi saluto con una foto tipicamente autunnale: Foglie sul muretto

(Fai click sulla foto per ingrandirla)


Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero


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