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lunedì 22 ottobre 2012

Scatti 22 - Le Fontane di Roma 2 (quelle più "chiacchierate")


Buongiorno a tutti!

Era un po' di tempo che non pubblicavo delle foto della mia città, così oggi ho pensato di farvi un altro piccolo omaggio. Ma quale piccolo, grande, anzi enorme! Anzi, vi avverto: tutto ciò che leggerete è opera di studi, quindi soffermatevi perché ne vale la pena! ;)

Ovviamente, come avete letto dal titolo, parleremo di Fontane.
Anzi, sarebbe più corretto dire continueremo a parlare di Fontane, visto che qualcosina avevo già detto qui

Come sapete Roma è piena, anzi strapiena, di Fontane. C'è chi dice che ce ne sono più di 2000!!!
Tranquilli, non ve le faccio vedere tutte!!! :D :D :D

Oggi comincerei dalla Fontana del Tritone, opera del Bernini (1643), sita a Piazza Barberini e, ovviamente, voluta dalla omonima famiglia.

Per fotografare questa fontana avevo due possibilità: in pieno giorno, sfruttando una luce diretta che non la tenesse in ombra, ma soffrendo dell'inevitabile presenza dei turisti che immancabilmente la assediano, oppure prentarmi al suo cospetto all'alba di una domenica, certo di trovarla quasi deserta ma - ahimé - in ombra. Ho optato per questa seconda scelta (vi assicuro queste strade non le ho mai viste così deserte!!!):
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La coreografia è molto particolare: guardate come l'acqua, soffiata con violenza dal tritone, cada prima nella vasca sottostante, a forma di conchiglia

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e poi, attraverso le varie scanalature, nella vasca grande centrale, creando particolari effetti scenografici e acustici. Provate a chiudere gli occhi e immaginatevi il rumore dell'acqua. E immaginatevi pure di stare nel 1600, magari riuscite a sentire anche il passaggio delle carrozze che passano...

Ma torniamo ai particolari che caratterizzano questa fontana come, per esempio, lo sguardo accigliato del delfini:

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Anzi, questo più che accigliato mi sembra inc...!!!! :))

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Tra le loro code, che sorreggono la conchiglia, Bernini ha posizionato lo stemma dei Barberini, con le 3 api e la tiara papale:

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Segno evidente di un riconoscimento verso il suo datore di lavoro (e che datore!!!)

Sempre in Piazza Barberini, ma relegata in un angoletto, troviamo un'altra fontana dalla storia interessante: La Fontana delle Api, appunto!

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Papa Urbano VIII (Maffeo Barberini) commissionò sempre al Bernini una fontana di più piccole dimensioni, ad uso pubblico. Di solito queste fontane venivano messe nei pressi di quelle ornamentali, avevano una forma a vasca e non era raro trovare uomini e cavalli che vi bevevano contemporaneamente.Ovviamente il Bernini non si limitò ad un semplice abbevaratoio (spesso venivano usati vecchi sarcofagi*), ma diede alla "fontanella" l'aspetto di una conchiglia aperta, con l'acqua che sgorgava dalle tre api (ma guarda un po'). La curiosità legata a questa fontana è tutta nella parte finale della scritta visibile nella valva superiore: "nell'anno 1644, ventunesimo del suo pontificato". Ora si da il caso che la scritta originale fosse "XXII", cioè il ventiduesimo, anche se al momento dell'inaugurazione mancavano ancora 2 mesi a tale data. Era quindi una sorta di augurio del Bernini nei riguardi del Papa, anche perché più viveva il Papa, più lavorava il Bernini!. Ma Francesco Barberini, nipote di Maffeo, nonché cardinale nominato da lui nominato (perfetto esempio di nepotismo), ordinò di togliere un "I" da XXII. I maligni misero in giro alcune voci (vox populi, allora non esistevano giornali scandalistici) secondo le quali il nipote "je la stava tirà" perché voleva prendere il suo posto! Il caso (o la sfiga) ha voluto che papa Urbano VIII morì esattamente 8 giorni prima di compiere il suo ventiduesimo anno di pontificato! sincronismo perfetto, non c'è che dire!
In ogni caso al Maffeo successe Innocenzo X, della famiglia dei Pamphili, altra nobile famiglia romana (anche se di origine umbra). Così Francesco Barberini si dovette accontentare di rimanere Cardinale (iettatore), nonché Prefetto della Congregazione della Sanità e pure Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa e pure Decano del Collegio dei Cardinali (niente conflitto di interessi, eh?). Quando morì fu seppellito a San Pietro! Amen.

* si scrive senza acca, ho appurato!

Dopo il Tritone ecco a voi un'altra fontana assai spettacolare (e chiacchierata!): la Fontana delle Naiadi, sita in Piazza della Repubblica.


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E' una tra le fontane più moderne della capitale, 1888 su progetto di Alessandro Guerrini, e da subito è  stata oggetto di diversi cambiamenti rispetto all'originale, come ad esempio la sostituzione del gruppo centrale.
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Inizialmente, infatti, era una una scultura in marmo costituita da 3 tritoni, un delfino e un grosso polipo, avvinghiati tra loro come se stessero lottando (di Mario Rutelli). Quando fu montanto sulla fontana suscitò diverse critiche (pensate che fu ribattezzato "Fritto Misto" !!!) a tal punto che venne rimosso (ora si trova nei giardini di Piazza Vittorio). Questo "fritto misto" mi ha incuriosito non poco, e così mi sono recato a fotografarlo per Voi da tutte le angolazioni:

I
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Vi devo confessare che a me quest'opera, come anche il fritto misto, piace. Guardate che particolari:


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Peccato solo che sia stata lasciata abbandonata a se stessa...

Ma torniamo alla nostra Fontana delle Naiadi; dicevamo che il gruppo centrale fu sostituito, ma anche i 4 leoni in gesso furoni sotituiti, precismente nel 1901, con 4 gruppi in bronzo rappresentanti 4 Ninfe (dei laghi, dei fiumi, degli oceani e delle acque sotterranee), opera sempre di Mario Rutelli.

Ecco, fin qui niente male. Quante volte a noi non piace una cosa e ce la facciamo cambiare?
Il fatto è che il buon Rutelli (sempre Mario, eh?), visti i dissensi volle interpretare l'intera opera a modo suo (e per questo molti romani lo ringraziarono!).

Al posto del "Fritto Misto" venne messa un'unica figura, questa volta in bronzo, costituita da un uomo (nudo!!!) che afferra un delfino (nudo!, vabbe'...) da cui fuoriesce un violento schizzo d'acqua. Ogni riferimento a tutto ciò che vi viene in mente non credo sia puramente casuale... Altro che Fritto Misto!!!

Poi, come se non bastasse, fece modo che particolari getti d'acqua si andassero ad infrangere violentemente sui corpi (sempre nudi) delle 4 ninfe che senza pudori offrono all'acqua (e agli spettatori) la loro parte posteriore...
 
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...o anteriore:

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Questa sensualità ed inequivocabile lascività non sfuggì ovviamente alle critiche e censure dell'epoca, del Vaticano in primis, per finire al Sor Capanna, noto cantastorie dell'epoca, che addirittura ci fece un paio di stornelli piuttosto espliciti, anche nei doppi sensi:

Sc’è a Ppiazza de le Terme un fontanone
co’ quattro donne ‘gnude a pecorone
pe’ fa’ mejio veni’ la tentazzione
a chi vorebbe fascce er pomiscione
ma sc’è ‘n mezzo ‘n omo ardito
che funziona da marito
co’ ‘r pesce ‘n mano
annaffia a tutte quante er deretano

Si, ve ne ho riportato solo uno; l'altro, se siete curiosi...andatevolo a cercare ;)
:D :D :D

Per fortuna poi le 4 Ninfe non vennero rimosse e continuano ancora oggi a ricevere l'acqua e gli sguardi dei passanti, di sicuro oggi più abituati a certe immagini (il linguaggio no, pare sia rimasto uguale!).

Lasciamo questa fontana con un ultima foto, più suggestiva se non spettacolare, che vede sullo sfondo la chiesa di Santa Maria degli Angeli e in primo piano il baldo Glauco che tiene ben stretto il suo delfino!!!

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Dalla quasi neonata Fontana delle Naiadi, passimo ora a quella che pare essere la più antica di Roma: La Fontanta di S. Maria in Trastevere; sembrerebbe infatti che la sua prima costruzione risalga addirittura all'epoca di Papa Adriano I anche se poi nei secoli successivi ha visto più artisti metterci mano, come il Bramante, il Della Porta, il Bernini, il Fontana (e si, si chiamava così!)

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Io la chiamo la Regina del Quartiere (Trastevere, appunto). E' il quartiere dove ho abitato per più di vent'anni e che mi ha visto crescere in quell'epoca che indubbiamente ha segnato il passaggio da quartiere ladruncol-popolare a quartiere fricchetton-bohemien. Oggi poco è rimasto di quel fascino di pasoliniana memoria, rivivibile solo attraverso le vecchie pellicole in B&N o gli sbiaditi ricordi...

I gradini di questa fontana hanno ospitato (e ospitano tutt'ora) milioni di persone, a tutte le ore del giorno fino a tarda notte: turisti, mendicanti, romani, ubriachi, artisti, "fatti persi" e....dormiglioni!!!
Per trovare posto occorre arrivarci la domenica mattina all'alba e sperare...
A me, come vedete, è andata bene! ;)

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Anche qui ci sarebbe da raccontare peste e corna, ma mi limiterei ad una curiosità architettonica: le 4 doppie conchiglie poste su 4 degli otto angoli della vasca ottagonale furono inizialmente sistemate rivolte verso l'esterno (Bernini 1659 che a quanto pare continuò a lavorare pure senza l'appoggio dei Barberini, evidentemente era bravino, il ragazzo!) e solo successivamente furono rigirate verso l'interno, come a proteggere la vasca o ad esser protette loro stesse.
Vedete?

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Interno o esterno, per me rimangono sempre affascinanti. Guardate che immagine:
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Passando ponte, come si diceva in gergo, si arriva al Ghetto Ebraico, nei pressi del quale troviamo una fontana a cui sono particlarmente legato: La Fontana delle Tartarughe, sita in Piazza Mattei:

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Opera di Giacomo della Porta, questa fontana è un'insieme di marmi e bronzi.
Si narra che doveva essere costruita nel vicino ghetto ebraico, ma per volere della potente famiglia Mattei (appunto) venne costruita davanti al Palazzo di famiglia.
La vasca principale è quadrangolare e ai vertici si trovano 4 conchiglie (di marmo) che ricevono l'acqua da altrettanti delfini (in bronzo), la cui testa è bloccata dai piedi degli elfi (anch'essi in bronzo):
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Sopra si trova una vasca circolare, sul bordo della quale ci sono le tartarughe:
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Da notare che i 4 elfi hanno tutti la stessa postura, con il braccio alzato come a sospingere le tartarughe a bere.

Questa fontana è legata ad una affascinante leggenda che mi ricorda un po' le imprese del Marchese del Grillo (quello interpretato da Alberto Sordi, ricordate?). Si narra infatti che il duca Mattei avesse puntato gli occhi sulla figlia di un ricco signorotto e che questi, sentendo dire in giro che il duca avesse più debiti che beni, fosse piuttosto restio a cederla in sposa. Fu così che il duca fece una grande festa al Palazzo, invitando mezza Roma, signorotto compreso, e dopo una notte passata tra canti, balli e bagordi, all'alba aprì la finestra mostrando questa meravigliosa fontana, che la sera prima non era lì!

Mi immagino il duca con la voce di Sordi che dice: "A moro, hai visto che t'ha combinato sto duca in una notte? Tu fija co' mme po' ffa a vera signora!"

Sarà vera la storia? A me piace pensare di si! :)

Ah, una curiosità: questa fontana era presente sul retro delle vecchie banconote di 5.000 lire (bei tempi....sigh...)



Bene. Per oggi mi fermerei qui.

Spero di avervi fatto respirare un po' d'aria romana, antica e moderna, divertendovi anche con qualche storiella.

Scrivendo questo post (la cui realizzazione che vi confesso ha richiesto molto più tempo che 7 Operà e 12 Setteveli), a me è sembrato di vivere alcuni momenti della vecchia Roma....

Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero




45 commenti:

  1. Zio Piero,
    questo post è fantastico, quant'è bella Roma!
    Io sono friulana ma ogni volta che vengo a Roma mi si riempie il cuore. Grazie per queste chicche che nelle guide non si trovano. Aspetto con ansia il seguito!

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  2. Io trovo questo post molto più interessante di un'Opera o una Setteveli. Davvero belle le foto, e suggestivi i racconti. Ho respirato un pò del tuo amore per Roma tra un sanpietrino e l'altro e so quanto passione c'è dietro questo post. Divertenti anche i gossip e gli aneddoti legati ai vari pontefici. spero di averti di nuovo come guida turistica!

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  3. Partiamo dal gioco cretino al quale non mi sottraggo viste le mie scarse capacità intellettuali (scritto senza h ovviamente! ahahahaahah)...la foto che più preferisco è quella di piazza della Repubblica con il cielo riflesso...davvero uno spettacolo.
    Passiamo però al nocciolo della questione...la foto migliore non l'hai scattata con la reflex ma con il post lungo dandoci il miglior perimetro sentimentale e d'orgoglio di un romano...che passa per la storia seria, per la storia dello sberleffo, per quello dell'ironia, per la coscienza di aver avuto un ruolo primario nel passato e perchè no nel futuro, e tutto attraverso solo 'qualche fontana'. Probabilmente qui esce fuori il tuo autoritratto migliore...e non dico altro :))))

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  4. Ciao zio Piero, sono una calabrese innamorata di Roma...la prossima volta che salgo posso chiamarti e averti come guida??!! Sono le storie del post che hai scritto quelle che più mi affascinano!!

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  5. Zipiè, mi sa che ti sei rovinato ... adesso ti vogliamo tutti come guida turistica ... ahahaha

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  6. Un articolo appassionato e appassionante, che lascia trasparire tutto il Suo amore per la città eterna ed i suoi gioielli. Complimenti all'autore, allo scrittore ed al fotografo, di cui s'ignora se sia fratello del padre o della madre ovvero sposo della sorella della madre ovvero sposo della sorella del padre ovvero sposo del fratello del padre (quest'ultima essendo un'interessante perversione).

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  7. grandissimo zi!! me lo sono proprio goduto questo post...e non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi aperto gli occhi sulla fontana delle naiadi. Non me ne vorrai se un giorno ci dedicherò un post (con i ringraziamenti in calce si intende ;) )

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  8. Bellisnno questo post,nn solo mi hai fatto respirare l'aria romana,ma ho vissuto gli scatti delle foto come se fossi li con te all'alba...e poi gli aneddoti...!!! Ah se la storia la insegnassero così nelle scuole!!ù
    Comlimenti!

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  9. Lo sai che a me queste passeggiate virtuali piacciono tanto ;-) quindi grazie!
    Ti ho letto con gusto, e grazie pure di aver aggiunto la nota di grammatica....ce ne fossero :-)

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  10. @Anonimo 1: Grazie a te per avermi letto. Nell’attesa del seguito potresti sempre leggerti qualcosa scritto in precedenza… ;)

    @Stefania: Be, sì. E’ decisamente più interessante. Prossima volta, però, lascia a casa il tacco 12 e sali con le scarpe da ginnastica! :D: D :D

    @Gamby: Come sempre mi lasci senza parole… Grazie :))

    @Betta: Certamente. Sarà un piacere per me rinfrescarmi la memoria portandoti ni giro per la mia città! :))

    @Anonimo 2 – Alias Kokko: Solo tu puoi scrivere certe cose!!! Ho ancora le lacrime agli occhi!!! :D :D :D

    @Andrea: Ma sono io che non finirò mai di ringraziarti! Con i tuoi post
    e il tuo libro mi hai dato il giusto sprono per rivedere la mia città sotto un’altra ottica.

    @Edina: Hai detto una cosa che sostengo da sempre. Purtroppo ci inculcano ancora date e avvenimenti asettici, per non dire poco veritieri. E poi si sa, la storia la scrivono i vincitori, e già questo è sufficiente per detestarla!

    @Araba: Lo so e sapevo ti sarebbe piaciuto! ;) Aspettavo con ansia la tua visitina, che puntualmente è arrivata! Lo sai che sei una musa ispiratrice, no?
    p.s. avrò pure aggiunto una nota di grammatica, ma quanti refusi che inesattezze c’erano nel mio testo!!! Bacioni! :)))

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    1. Meglio musa che musona :-))))))))

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    2. Anche musona tu per me andresti sempre benissimo! :))
      ...d'altra parte, cosa vuoi aspettarti da un'insegnante con lo smalto viola ed il colpi di sole che va in giro correggendo le cartine geografiche col pennarello? :D :D :D

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  11. Ciao Zio Piero, è un po che non ti commento....ma questo post merita veramente...io a Roma non ci sono mai stata e non so se un giorno riuscirò a vedere le fontane dal vivo...ma una cosa mi chiedo... perché lasciare il muschio o quel che è sulle dolci curve delle Naiadi?...le fontane e di conseguenza le tue foto sono bellissime, peccato che sembrino(forse lo sono?) sporche...
    Grazie per le foto di una città che leggendoti, sento tu ami tantissimo...grazie!

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    1. Vero! E' tanto che non mi commenti! Be', direi che oggi hai recuperato alla grande!
      Grazie!! :))

      Quanto a Roma e alla cura delle sue bellezze...stenderei un velo pietoso. Tu hai notato il muschio, ma se venissi davvero a Roma noteresti ben altro, ahimé :((

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  12. Hai scritto un paio di volte "Matteo Bernini" anziché "Matteo Barberini", ma a parte questa piccola distrazione, è un bellissimo servizio fotografico e storico per i tuoi lettori!
    Grazie!
    Raf

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    1. Raf,
      è MaFFeo, Ma(FF)eo.

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    2. Grazie, Alessia. Ho corretto anche Matteo in Maffeo.
      Ormai ho bisogno degli occhiali quando studio...

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    3. Lo zio Piero che invecchia?
      Ah,ah,ah, tu sei senza tempo,come le fontane!

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    4. Senza muschio (coll'H) però hahahahahaha

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  13. pardon, "Francesco Bernini" anziché "Francesco Barberini"...

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    1. Grazie per la segnalazione. Ho provveduto a correggere. :))

      Spero di fare a breve altri post simili. :)

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    2. Abbe' mo nuntallarga'.
      Anonimus Nucifera.

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    3. :D :D :D
      Rido per la firma, che non è affatto anonima, ma sa tanto di palma da...Kokko!!!!

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  14. Belle, mi hai fatto fare una bella passeggiata per Roma, grazie!

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    1. ...e quando vieni a fare una psseggiata vera? Ti aspetto, dai! ;)

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  15. Ma passi tutte le tue domeniche mattina così? :P
    in che periodo sono state scattate ?

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    1. Be', non esageriamo! Diciamo che vado a periodi e di sicuro in una città come Roma non mi annoio mai a girare per le vie alla scoperta di cose nuove o a rivedere cose già viste centinaia di volte.

      Le foto di questo post le ho scattate nell'arco di un anno, tornando nei posti e rifacendo alcuni scatti. Quelle della Fontana delle Naiadi addirittura le ho scattate in 3 periodi diversi.

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  16. Grazie Zio per il bellissimo post che ho molto apprezzato! Come vorrei tornare a Roma...

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  17. Dei veri capolavori....naturalmente non solo le fontane,ma anche le tue foto!!!Grazie per avermi fatto respirare un po' della tua splendida Roma!Quanto amore traspare da ogni immagine...lo stesso che ritrovo nelle tue ricette che seguo da tanto.Sei un grande!!!!

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    1. Grazie, Anonimo. Sarebbe bello anche poterti dare un nome...così, giusto per non confonderti con altri anonimi... :)))

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  18. Devo assolutamente fermarmi un attimo per dedicarti un commento.
    Ho letto e 'studiato' il tuo post.
    Da te,come sempre,ho visto ed imparato cose che non conoscevo.
    Il sarcasmo,poi,col quale accompagni i cenni storici rende il post veramente gradevole da leggere e il sorriso ci scappa volentieri.
    Tanta è stata l'ammirazione e l'orgoglio, che le tue foto hanno suscitato, per una città(ROMA!pure il palato ti si inorgoglisce e ti si riempie, a pronunciare sto' nome!)che ha fatto la Storia del Mondo(allora conosciuto)e per un patrimonio artistico,così vasto e variegato,che,senza temere di peccare di sciovinismo o di presunzione,possiamo affermare sia il più importante al mondo.
    Peccato la nostra ignoranza!
    Mi chiedevo,per esempio, come avrebbero curato e custodito,simili gioielli,i 'tuoi amici' canadesi...
    La 'piccola'(si fa per dire) fontana pubblica(del 1664!)creata dal Bernini,sarebbe stata "qualunquemente" lì, sconosciuta ai più e 'ignorata' come una fontanella qualsiasi?
    Il bellissimo(concordo con te)gruppo centrale della Fontana delle Naiadi,sarebbe stato,come dici tu, "abbandonato a sé stesso"?
    Troppa grazia c'è stata data, troppa grazia!
    Ah, Italia...mon amour!
    Perdonaci,se puoi
    e aiuta noi, che ti siamo figli,a crescere e ad amarti come meriti,
    avendo cura delle tue grazie meravigliose!

    p.s. Le 4 naiadi,benché in un'epoca spregiudicata come la nostra,
    son effettivamente di una voluttuosità e di una sensualità
    che colpisce ed incanta!
    Grazie per questa lezione di Storia dell'Arte, zio,
    ti abbraccio...

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    1. Cara Rosalba,
      mi stavo giusto chiedendo che fine avessi fatto! Sentivo la mancanza di un tuo commento, e invece tu eri lì, attenta, a studiare con cura e attenzione ogni singola parola da me scritta, prendendoti giustamente i tuoi tempi per riflettere e rispondere.
      Credo davvero che il nostro patrimonio artistico non abbia paragoni. Basti pensare che Roma è una città di oltre 2000 anni, costruita costantemente nel tempo strato su strato, ed ogni strato andava a coprire quello precedente (che orrore!).
      Se fai un buco in qualsiasi parte delle città trovi LA STORIA!!! E nessuno ha idea di quanta ce possa essere ancora, sotto questi nostri piedi! Quanto è emerso e visitabile ne è solo una minima parte, credimi! Ci sono stratificazioni di città sotterranee di cui ignoriamo il valore e la portata (e forse anche l'esistenza).
      E aggiungo che non riesco neanche lontanemente ad immaginare quale meraviglia potesse essere questa città nel periodo imperiale. E quali capacità avessero i nostri antenati, per aver potuto costruire, senza i potenti mezzi attuali, capolavori architettonici di tale portata.

      Voglio citare solo un piccolo esempio tra tutti: la Colonna Traiana. Se ti capita studiala e approfondisci tutta la conoscenza possibile al riguardo. La rete è ricca di informazioni, anche se non ti darà mai l'emozione di vedere questo capolavoro da vicino.

      Il rammarico, ahimé, è inevitabile. Forse uno dei più grandi danni che abbiamo fatto ai nostri antenati è stato quello di non aver preservato il loro lavoro. E che lavoro!

      Da parte mia cercherò, tra un tiramisù e un operà, di inserire in questo blog qualche altra piccola goccia di romanità.

      Grazie sempre per leggermi e commentare. :))

      Elimina
    2. Il lavoro che svolgi per questo blog è notevole.
      Visitarlo
      non è mai banale!
      Grazie a te...
      per il bene che ci vuoi!

      Elimina
  19. Ciao mitico, partecipo poco, ultimamente, ma ti seguo sempre "a distanza" :-)
    Per farmi pubblicamente perdonare incollo le didascalie relative alle foto fatte alla fontana del Tritone sul libro fotografico che, con un amico, abbiamo dedicato alla nostra splendida città: "Roma è".
    Tanto per aiutare i nostri amici a scoprire qualche altra "chicca" su quella splendida fontana (ed evito i commenti per la fontana delle Najadi! Mentre ti svelo che al posto delle tartarughe, nell'omonima fontana, erano previsti 4 delfini, solo che la pressione dell'acqua, in quel punto molto debole, non fu sufficiente per la realizzazione di questi ultimi, che vennero quindi sostituiti dalle tartarughe. Quelle che vediamo sono copie, visto che venivano rubate in continuazione: gli originali sono ai Musei Capitolini).

    La fontana del Tritone rappresenta l'avvento di Urbano VIII° Barberini.
    Nella sua opera “Le Metamorfosi” Ovidio narra, dopo il diluvio universale, il ritirarsi delle acque e la rinascita del pianeta:
    “...l'azzurro Tritone sporse fuori dai gorghi con le spalle incrostate di conchiglie, e Nettuno gli ordinò di soffiare nel suo corno, perché a quel segnale rientrassero flutti e fiumi. E quello prese la sua bùccina cava e ritorta, che dalla punta si allarga a spirale, la bùccina che, se le si dà fiato in mezzo al mare, riempie con la sua voce le coste da levante a ponente. Anche allora, quando tra la barba madida la portò alla bocca gocciolante e, soffiando a comando, sonò la ritirata, l'udirono tutte le acque del mare e della terraferma, e tutte, udendola, ripresero i loro confini”.
    In questo modo, commissionando la fontana con il tritone sonante la bùccina, i Barberini annunciavano il loro “regno”, promettendo al mondo una rinascita di Roma.
    Altre tre curiosità sulla fontana: quando nelle strade di Roma, ed era frequente, veniva trovato un corpo senza vita, un corteo (e tale usanza rimase in uso fino al XVIII° secolo) poneva davanti alla Fontana del Tritone il cadavere mentre un banditore invitava la folla per verificare se qualcuno che potesse essere in grado di riconoscere la salma (ricordiamo che, a quei tempi, Roma era una sorta di grande paese e non certo la metropoli di oggi).
    La seconda curiosità riguarda il “Trionfo delle Fragole”: il 13 Giugno, giorno in cui si festeggia Sant’Antonio, a Campo de Fiori le raccoglitrici di fragole dei Castelli Romani organizzavano una festa. Al centro della piazza, proprio dove anticamente era una piccola fontana e dal 1888 sorge il monumento dedicato al filosofo Giordano Bruno, veniva allestito un enorme baldacchino con sopra un canestro del diametro di oltre due metri, sul quale venivano disposti centinaia di cestini contenenti fragole ed una statuetta del santo. Una volta allestito, l’enorme canestro veniva sollevato e portato in corteo, da decine di giovani, per le vie del centro di Roma. Lungo il percorso i cestini di fragole venivano regalati ai passanti dalle “fragolare” - il cui costume tradizionale era costituito da una gonna rossa, il bustino nero sopra una camicetta bianca e la “mandruccella” in testa - le quali intonavano uno stornello in onore delle fragole e del santo:
    Salutamo cor fischietto
    Sant’Antonio benedetto
    Trullallero trullallà
    Tutti quanti a sfravola’…
    Nel corso degli anni, e visto il successo della manifestazione, al canestro si sostituirono dei carretti carichi di fragole, e la statuetta di Sant’Antonio veniva posta sul primo calessino del corteo che, partito sempre da Campo de Fiori, attraversava il centro storico di Roma arrivando fino a Piazza Barberini e poi, ridiscendendo per Via del Corso, terminava in Piazza della Rotonda tra canti e balli.
    La terza riguarda, invece, proprio la fontana: per realizzarla Bernini fu pagato ...in acqua. Papa Urbano VIII° gli concesse infatti il diritto di attingere gratuitamente l’Acqua Vergine, che lui usava per rifornire tre case di sua proprietà e l'eccesso lo rivendeva a terzi.

    P.s.: ovviamente.... il post è splendido !!!
    Ciaoo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. P.p.s.: il "fritto misto" è sempre piaciuto anche a me :-D

      Elimina
    2. Jajo, le tue chicche arricchiscono ulteriormente questo post e possono soo che farmi piacere.

      p.s. sapevo dei delfini, ma poi mi son dimenticato di scriverlo! Grazie!!! :))

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  20. Posso considerarmi una nuova nipote acquisita?
    Sono stata a leggere questo BELLISSIMO post con una passione che non immaginavo!
    Sono una romana doc e purtroppo non mi sono mai curata di scoprire e capire. Aspetto tante altre cuciosità!
    A prestooooo

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    1. Be', visto che sei una romana doc entri a pieno diritto tra le nipoti acquisite! :)

      Roma è tutta da scoprire e non basta una vita per scoprirla tutta. Intanto facciamo quel che possiamo, visto che abbiamo l'impagabile vantaggio di viverci.
      Altre curiosità arriveranno, ma intanto puoi dare uno sguardo qui

      A presto :))

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    2. Hai proprio ragione ZioPiero! :)
      grazie e a presto vado a leggere...

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    3. Buona lettura, allora. :)
      Se hai dei precorsi da indicarmi son tutt'orecchi! :)
      Dai, magari un giorno organizziamo pure un tour insieme! ;)

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  21. E' sempre un piacere ammirare le foto della capitale...se poi sono state scattate da un fotografo come te valgono oro!!! Bacio e buon week end!

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    1. Uuuaahhhuuuu, addirittura ORO!!!! :)))

      Tanti bacioni, da distribuire equamente tra te e Iris :))

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