Se vi piacciono le storie lunghe, allora mettetevi comodi, perché questa storia viene da lontano....molto lontano...
Chi mi conosce sa che in cucina amo le sfide, ma non quelle competitive con gli altri, bensì quelle personali, con me stesso.
Non mi fermo mai davanti ad un insuccesso, ma nemmeno davanti ad un successo. Anzi, direi soprattutto davanti ad un successo.
C'è chi afferma che sia più utile e proficuo investire del tempo per migliorare le proprie capacità piuttosto che arrovellarsi per rendere accettabili le proprie incapacità.
Ma è anche vero che non si nasce imparati, e i primi passi, i primi tentativi, non saranno mai di successo, ma saranno comunque indicatori di passioni o tendenze che ci portiamo dentro.
Quando dieversi anni fa, senza saper né leggere né scrivere, sciolsi della cioccolata e la misi ad addensarsi dentro dei semplici stampini di silicone, per poi sfoggiare allegramente il risultato, mi sembrava di aver fatto un'opera d'arte (per vostra informazione i cioccolatini in questione sono quelli che vedete in alto a sinistra nel logo del mio blog).
Strafelice esibii il mio risultato a destra e a manca e solo una persona, cui devo un doveroso ringraziamento, mi disse:
"Piero, si vede che non sono temperati!"
Da perfetto ignorante pensai ad una battuta di spirito, alle quale risposi:
"Be' sì, si vede: ma d'altra parte come facevo a temperarli? Mica esistono temperini per quelle forme e dimensioni?"
Poi mi spiegarono alcune cosettine...del tipo "i cioccolatini non si temperano come la matite colorate"; altre le andai a ricercare in rete fino a quando approdai al blog del Nanni.
Così iniziò tra noi un simpatico scambio di mail nelle quali Nanni, anzi Nannibis come lo chiamo amichevolmente io, mi elargiva pazientemente consigli e conoscenze.
Poi un giorno il Nanni mi invitò ad un suo corso, di cui ancora conservo un nitido quanto piacevolissimo ricordo.
E dal quel giorno ho fatto e pubblicato diversi cioccolatini ma non mi sono mai dilungato troppo nello spiegare tecniche o sistemi.
Oggi penso che che sia giunto il momento di farlo, per condividere con voi questa esperienza che può portare a realizzare cioccolatini come questi:
(Fai click sulla foto per ingrandirla) |
Nel post sono racchiusi i passi principali per iniziare la lavorazione del cioccolato e per arrivare ad ottenere nel tempo dei cioccolatini di buona se non elevata qualità e fattura.
Il post l'ho suddiviso in una lunga parte teorica, che come tutte le teorie è utile soprattutto quando poi si è fatta un po' di pratica, e in un filmato autoprodotto dove provo a mostrarvi sinteticamente i passi principali da seguire.
Siamo pronti a cominciare questa avventura?????
Temperaggio del Cioccolato
Occorrente
Uno stampo in policarbonato con gli incavi per formare i
cioccolatini
Tarocco rigido
Spatola a Gomito
Spatola a Triangolo (tipo muratore)
Sac a poche
Carta da forno
2 scodelle di vetro da un litro di ugual peso
Una scodella di vetro da mezzo litro
Termometro
Piano di marmo o acciaio o comunque freddo
Pentola che possa contenere le ciotole
2 spatole semimorbide
Bilancia
Ingredienti Copertura
500 gr cioccolato fondente 70% ottima qualità
Premesse e Consigli Vari
Il cioccolato macchia.
Le prime volte potreste fare delle vere stragi in cucina, per cui attrezzatevi per bene, vestendovi in modo appropriato e avendo sempre a disposizione della carta cucina vicino a voi.
Il cioccolato odia l’acqua.
Non usatela mai durante tutta la lavorazione, tranne quella della pentola di cui vi dirò dopo.
Il piano di lavoro deve essere pulitissimo
Se avete un ripiano in marmo è preferibile, anche se non indispensabile.
Predisponete una scodella vuota vicino al piano di lavoro; vi servirà
per mettere dentro gli oggetti sporchi di cioccolata
Versate dell'acqua nella pentola fino a metà e scaldarla fino a 80 gradi circa.
Le prime volte potreste fare delle vere stragi in cucina, per cui attrezzatevi per bene, vestendovi in modo appropriato e avendo sempre a disposizione della carta cucina vicino a voi.
Il cioccolato odia l’acqua.
Non usatela mai durante tutta la lavorazione, tranne quella della pentola di cui vi dirò dopo.
Il cioccolato temperato che avanza non si butta, ma si
raccoglie, si conserva in un barattolo e si riutilizza la volta successiva (o
si mangia così com’è).
In questa descrizione suppongo di sciogliere il cioccolato nel forno a microonde, ma potete ottenere lo stesso risultato fondendolo a bagno maria, stando ovviamente attenti a non far entrare in contatto il cioccolato con l'acqua.
E infine ricordatevi: la qualità del prodotto finale dipende molto dalla qualità del prodotto iniziale, ergo usate cioccolato di primissime scelta. ;)
In questa descrizione suppongo di sciogliere il cioccolato nel forno a microonde, ma potete ottenere lo stesso risultato fondendolo a bagno maria, stando ovviamente attenti a non far entrare in contatto il cioccolato con l'acqua.
E infine ricordatevi: la qualità del prodotto finale dipende molto dalla qualità del prodotto iniziale, ergo usate cioccolato di primissime scelta. ;)
Fase 1
Preparazione piano di
lavoro e consigli vari
Il piano di lavoro deve essere pulitissimo
Se avete un ripiano in marmo è preferibile, anche se non indispensabile.
Tenete sempre pulitissima la Spatola a Triangolo. Ad
ogni suo utilizzo, ripulitela sempre utilizzando il tarocco rigido, che andrà a sua volta pulito.
Predisporre 4-5 fogli di carta cucina.
Versate dell'acqua nella pentola fino a metà e scaldarla fino a 80 gradi circa.
Mettete vicino uno strofinaccio.
Fase 2
Sciogliere il
cioccolato
Tagliate il cioccolato in scaglie piccole. Più son piccole
meglio si scioglierà.
Mettete le scaglie in una scodella da un litro.
Misurate esattamente quanto cioccolato si va a
sciogliere e appuntatevi questo numero.
Mettete la ciotola nel microonde alla massima potenza per
30-45 sec
Tirate fuori la ciotola e con la spatola iniziare a veder quanto
cioccolato si è sciolto.
Se ha iniziato a sciogliersi, girare da sotto
Rimettete la ciotola nel microonde alla massima potenza per
altri 30-45 sec
Togliete e mescolate sempre da sotto.
Ripetere queste operazioni fino a quando durante il
mescolamento le scaglie di cioccolato rimanenti si sciolgono a contatto col cioccolato
già sciolto.
Non abbiate mai fretta di sciogliere al microonde, piuttosto
sfruttare il calore del cioccolato già sciolto.
Quando la massa inizia ad essere quasi tutta sciolta,
rimettere nel microonde per 10 sec, togliere, mescolare e misurare la
temperatura avendo l’accortezza di girare il sondino del termometro e mandarci
sopra il cioccolato aiutandosi con la spatola.
La cioccolata dovrà arrivare gradualmente a 50°, mai superarli!
La cioccolata dovrà arrivare gradualmente a 50°, mai superarli!
Il termometro non misurerà mai all’istante la temperatura,
per cui durante la misurazione occorrerà controllare quanto velocemente questa
sale per capire più o meno quanto siamo vicini alla temperatura che si deve
raggiungere.
Attenzione, al sondino rimarrà attaccato del cioccolato.
Questo se si indurisce altera la misurazione della temperatura, per cui va
pulito in continuazione o con la spatola o con della carta cucina.
La temperatura ideale per iniziare il tablage è 49-50 gradi.
Ma già a 48 si può iniziare, onde evitare di correre il rischio di oltrepassare
i fatidici 50°
Fase 3
Tablage
Lo scopo di questa operazione è di abbassare la temperatura
del cioccolato fuso fino a 32°.
Per far ciò ci sono diverse tecniche; in quella qui descritta si divide il cioccolato appena fuso a 50° in due
parti: 1/3 va nella seconda scodella da un litro e i 2/3 si modellano con il
tablage. Durante questa operazione la temperatura scenderà. Deve arrivare circa
a 27-28°, dopo di ché si unisce al terzo tenuto da parte e si mischia.
La temperatura dovrebbe essere intorno ai 32°. Se fosse più
bassa, si immerge un terzo della ciotola dentro l’acqua calda della pentola per 5-8 secondi e
si continua a mescolare. In questa maniera la temperatura dovrebbe arrivare a
32° Se fosse più alta, allora si continua a mescolare con la spatola fino a
quando scende a 32°. Tutte questo operazioni devono esser fatte con estrema
cautela e avendo l’accortezza di tenere sempre la temperatura sotto controllo.
Come si esegue il Tablage:
Si usa la spatola a gomito (mano destra) e quella a
triangolo (mano sinistra).
SI versa tutto il cioccolato sul ripiano e con la destra si
stende, come per spalmare, e con la sinistra si raccoglie verso il centro,
pulendo di volta in volta le due spatole tra di loro e lasciando colare il
cioccolato residuo sul tavolo.
Si ripete questa operazione 3 volte e poi si misura la
temperatura, che va misurata al centro, dopo a aver ammucchiato la cioccolata. Se è
più alta di 27-28°, si fa un altro passaggio, altrimenti si raccoglie tutta la
cioccolata facendola scivolare dal marmo direttamente dentro la scodella dove si
era lasciato 1/3 della cioccolata fusa. Si mischia per bene e si misura la
temperatura.
Se è 32°, perfetto, si può fare la colatura.
Se è maggiore di 32°, si fa freddare continuando a
mescolare.
Se è minore, allora si mette la scodella dentro l’acqua
calda, fino a raggiungimento dei fatidici 32°, come già spiegatosopra.
Colatura
Questa operazione consiste nel far colare il cioccolato fuso
e alla temperatura di 32° dentro gli
stampi.
Importantissimo: all’inizio di questa fase la spatola a
triangolo deve essere pulitissima.
Usare il tarocco per ripulirla al meglio.
Versate la cioccolata negli incavi dello stampo in modo da
riempirli tutti.
Poi vibrate energicamente lo stampo in modo da far uscire
eventuali bolle d’aria.
Poi sbattete lo stampo 3-4 volte sul marmo.
La cioccolata tenderà a diventare più lucida.
Infine rigirate lo stampo di botto, facendo colare tutta la
cioccolata sul tavolo di lavoro.
Per far uscire meglio la cioccolata aiutatevi sbattendo forte
la spatola sul bordo dello stampo; uscirà molta altra cioccolata.
Quindi con la spatola a triangolo raschiate via tutta la
cioccolata dalla superficie.
Importante: ad ogni raschiata pulite subito la spatola sul
marmo, strisciandola letteralmente. Questo gesto deve seguire immediatamente la
raschiata fatto sulla superficie.
A questo punto si mette lo stampo a faccia in giù sulla
carta forno e si lascia 5-6 minuti.
Poi, quando la cioccolata si è un po’ seccata, si passa
ancora la spatola a triangolo per rifinire eventuali piccole increspature.
Lo stampo dovrà risultare pulitissimo, tranne che negli
incavi dove c’è la cioccolata.
Si copre con la carta forno e si mette in frigo per almeno 15
minuti, questa volta a faccia in alto.
I cioccolatini sono pronti per esser riempiti quando il
cioccolato si staccherà dal fondo degli incavi.. Per capirlo basata guardare da
sotto. Se si è staccato, si vedranno come delle striscioline bianche in
corrispondenza dei disegni negli incavi.
Ripieno
Riempite i cioccolatini con un ripieno a piacere, usando
una sac a poche o un apposito imbuto, arrivando poco sotto il bordo; se il cioccolatino è troppo
pieno, sarà difficile chiuderlo, se è troppo vuoto, sarà predominante il
sapore del cioccolato rispetto al ripieno.
L’ideale è riempirli fino a 2-3mm dal bordo. Con l’esperienza
si capirà fin quando è giusto riempirli.
Copertura e chiusura
Per chiudere i cioccolatini occorre temperare nuovamente il
cioccolato (vedi sopra).
Prima di tutto con la spatola a triangolo si raccoglie, raschiandolo, tutto il cioccolato colato sul tavolo e lo si rimette nella scodella, possibilmente spezzettandolo.
E’ importante ora lisciare e livellare per bene la superficie
al fine di non avere imperfezioni su quella che poi sarà la base del
cioccolatino.
Se dovessero comparire dei minuscoli buchi, con la punta
della spatola a triangolo raccogliete del cioccolato dal tavolo e tappateci il
buchino.
Fate asciugare bene il cioccolato (10-20 minuti, volendo
anche in frigo).
Smodellare
Questa è la fase che apparentemente potrebbe sembrare più
difficile ma in pratica, se si è eseguito tutto alla lettera, è la più facile.
Impugnate lo stampo con due mani sui lati corti, tenendolo a
faccia in su.
Torcete lo stampo; in realtà lo stampo non si torcerà, ma il
movimento è quello della torsione e va fatto.
A questo punto, poggiate il lato lungo sul tavolo con la superficie inferiore rivolta verso di voi.
Con un unico movimento secco, voltate lo stampo sul tavolo facendolo completamente sbattere con tutta la superficie da cui devono uscire i cioccolatini..
Se tutto è stato fatto a dovere, i cioccolatini usciranno tutti insieme.
Può capitare che qualche cioccolatino non sia uscito al
primo colpo.
In questo caso ripetete l’operazione di rivoltare lo stampo
sul tavolo.
I cioccolatini rimasti dovrebbero uscire tutti al secondo
colpo.
Altro non mi rimane che lasciare le parole alle immagini, augurandomi di esser stato chiaro e di avervi dato un piccolo stimolo per fare dei supercioccolatini!
(Fai click sulla foto per ingrandirla) |
Questo post, ovviamente, lo dedico a Nanni ma anche a tutti coloro che vorranno cimentarsi in questo percorso!
Ciao e alla Prossima.
Lo Ziopiero
Adoro fare i cioccolatini, mi ero addirittura comprata un pezzetto di marmo per temperare il cioccolato gli stampini, inventata dei ripieni, e addirittura ero riuscita a fare tali e quali i mon cherì, i pocket coffe e gli after eight. Non riesco a vedere il tuo video!!! :( Buona giornata Piè!
RispondiEliminaGrazie della segnalazione, Lara.
EliminaSi era intrufolato uno spazio bianco nel codice html!!!
Adesso dovrebbe vedersi.
:))
Vado di corsissima ma non ho resistito,dovevo leggere il tuo post!
RispondiEliminaMa quanto sei bravo tu?
Ci torno appena posso!
Ciao Piero:)
Grazie, Silvia. E' un post lunghissimo, che ha richiesto molto tempo. Immagino ne richiederà altrettanto per chi avrà voglia e pazienza di leggerlo.
EliminaGuarda che io me lo sono già letto,tutto tutto,questa mattina da cel :)))) ovvio che voglio tornarci, ma da pc, che è tutt'altra cosa.
Elimina:)))
Hai fatto un lavoro incredibile. Per noi. Come ringraziarti?
RispondiEliminaQuesta è una di quelle cose da stampare e incorniciare.
Un fondamento.
Pensa sono così colpita che non riesco nemmanco a fare una battutina!
Grazie Piero.
:-*
ZIATAM....."nun me fa 'ncazza".. :D uahiah
EliminaCerto PIERO rimane ancora l'unico che riesce a stupirti...a darti nozioni che ancora non conosci...
Siete fantastici...se mai desidereste fare un blogmatrimonio io vi faccio da testimone insieme a ziopierino :D
@ZiaTam: Già il fatto che leggiate per me è un ringraziamento. Cerco sempre di mettere a disposizione quel poco che so,,, :)))
Elimina@Maya: Un blog matrimonio? :D :D :D Ma io ti voglio come blog damigella e ziopierino come blog paggetto!!! ZiaTam che famo? Ci blog sposiamo? :D :D :D
Siiii che spettacolo...dobbiamo trovare la bloglocation e decidere il blogmenù..che abbia come primo delle Orecchiette alla carbonara...
EliminaPerò Piero...ma dai...è così che si chiede la mano di una donna come Ziatam "CHE FAMO??" ....daje...ci vuole prima una blogdichiarazione...poi lei deve blogaccettare e poi ci sarà la festa con i blogcentocellenight ....etc...etc..etc...
...vabbe', ho detto così perché ormai siamo blog fidanzati! :D :D :D
EliminaDunque, dunque...vediamo un po'... Essendo un blog matrimonio, la blog location sarà necessariamente... un blog!
E guarda caso pensavamo proprio al tuo!!!! :))))
BaScioni, anzi blog baScioni! :* :* :*
Anche io voglio fare la blogdamigella!!!!!!!!!
Elimina:-):-):-)
Eccerto!!!! :)))))
EliminaCiao ZioPiero, non ho mai commentato ma non mi perdo un tuo post da ormai un paio d'anni.. Ti ho scoperto tramite l'araba.. Complimenti sinceri, sei sempre chiaro, tecnico quanto basta, pratico e teorico, esaustivo.. e simpaticissimo! In questo caso vorrei chiederti se mi sapresti consigliare 'ottime' marche di cioccolato, oltre al venchi e al valhrona.. Sperando che non ti infastidisca citarle sul blog! Nel corso del tempo ho provato alcune tue ricette, e sono sempre rimasta soddisfatta! A presto! Nicole
RispondiEliminaBenvenuta, Nicole! :))
EliminaOra che hai rotto il ghiaccio, spero continuerai a commentare! :)))
Quanto alle marche...dipende da cosa vuoi fare col cioccolato. Se è solo per mangiarlo quelle da te citate vanno bene, ma provane anche altre e poi basati sul tuo gusto ;)
buongiorno! ho letto tutto il post con curiosità...mi sono spaventata...poi il video ha attenuato lo spavento! :-)
RispondiEliminadevo dire che però prima di provarci io, ne passerà...mi sembra una cosa difficilissima!leggerò il post più e più volte ancora! e poi non ho tante cose fondamentali...piano marmo/acciaio, tarocco (che è?), stampo in policarbonato,..
però, grazie per questo post. molto dettagliato e chiaro. Prima o poi mi sarà utile.
ora però la domanda di base: il cioccolato buono? se vado al super, ne trovo di passabile? io leggo dietro gli ingredienti ma non so capire cosa mi indica se un cioccolato è migliore di un altro...pasta di cacao o massa di cacao, burro di cacao, zucchero,...
mi illumini? :-)
ps: accidenti che bravo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ele, come ogni cosa che non si è mai fatta, all'inizio sembra difficilissima. Il trucco è fare piccoli passi per volta e non lanciarsi in tutta l'impresa in una volta sola, sarebbe deleterio.
EliminaVedrai che piano piano le cose ti sembreranno via via più semplici.
Cioccolato buono? E' quello che ti piace di più! :)) Non basta leggere le dosi presenti, seppur indicative, ma saper riconoscere la qualità degli ingredienti e come questi vengono trattati.
Lasciami fare un paragone banale: è come dire che il vino è fatto con l'uva e fermarsi a questa informazione, senza dire da dove viene l'uva, come è stata trattata, ecc ecc ecc.
:)))
sì è vero...però come il vino, il gusto ha bisogno di essere educato e magari guidato con qualcuno che ne sa di più...
Eliminaci vorrebbe un bel corso di degustazione di cioccolato!!!!
per iniziare dalle cose semplici potrei, per esempio, provare un temperaggio anche solo per poi realizzare piccole decorazioni (finora fatte semplicemente sciogliendo il cioccolato e spalmandolo su carta forno o acetato)? senza avventurarmi nella preparazione di cioccolatini...
mamma mia quante cose da imparare.
smarrimento...troppe cose...
ma anche stimolo, curiosità...tante cose!!! :-)
Sì, certo. Anche il gusto ha bisogno di essere educato. Ma on line mica è facile, eh? :D :D :D
EliminaA presto. :))
Mi sono letta tutto il procedimento con molto interesse, per il momento del tutto platonico. In futuro chissà ?
RispondiElimina...be', soprattutto a quelle temperature lavorare il cioccolato è praticamente impossibile! :))
EliminaPiero come al solito sei un manuale.....anche se a me il cioccolato (in particolare il cacao) non piace proprio. :D. Sei riuscito a lasciare senza parole la nostra ZIatam.. :D....
RispondiEliminaBascioni Piero
ahahah, è vero! Mai visto ZiaTam scrivere così poco! :)))
Eliminasuper sono favolosiiii
RispondiEliminaGrazie! :))
EliminaBuongiorno carissimo!
RispondiEliminaGrazie anzitutto per la dedica che come puoi immaginare mi gratifica ed onora alquanto, ma soprattutto complimenti davvero sinceri per il livello del post, chiarissimo ed accurato!
Hai fatto proprio bene a creare il video, tecniche così complesse ci vuole di più a descriverle che a farle... ;-)
Buona giornata e a presto! :-D
Grazie a te, Maestro! :))
Eliminache golosità vedono i miei occhi,immagino il loro sapore !
RispondiEliminaQuesto post lo sto assaporando a rate!
RispondiEliminaHo appena visto il filmato,incredibile,rende tutto molto più semplice e reale!
Mille grazie Piero,è raro che una persona condivida pubblicamente trucchi ed esperienza come fai tu. :*
Grazie a te! :)
EliminaSai, ho imparato molto dalla "rete"...e penso di essergli in un certo senso debitore...
E poi sai...detto tra noi...certe cose sono destinate solo a chi vuole imparare e, soprattutto, capire..sai come si dice, no?
Chi legge dimentica
Chi studia impara
Chi fa capisce
;)
Quando ho tempo mi affaccio sempre nel tuo blog, e ad ogni affaccio c'è sempre qualcosa che apprendo. Che dire Ziopiero ! hai fatto di tutto !.....facce pure l'insulina dello Ziopiero e stamo apposto. :) Bravo.
RispondiEliminaCiao Paolo
:D :D :D!!!
EliminaBen tornato. I miei post sono sempre anche a tua disposizione! :)))
Per prima cosa, arrivo da molto lontano anche io, come la tua storia, per dirti che non so che darei per avere uno di questi cioccolatini adesso per alleviare i miei acciacchi.
RispondiEliminaSono un mondo affascinante da morire, i cioccolatini, ma forse troppo distante da me ora per potermi cimentare. Lo lascio fare a te, che lo fai magnificamente.
E meno male chr esistono persone che non si fermano :')
Ti abbraccio spettinata
:* :* :*
PinottAAAA!!!! :)))))
EliminaIntanto ti offro una scatola di cioccolatini virtuali sperando che comunque facciano il loro effetto sugli acciacchi.
Io so che arriverai anche a fare i cioccolatini col temperaggio...hai doti e grinta in abbondanza.
(mi sono mai sbagliato con te? :)))))))
Bacioni...spettinato! :D :D :D
:* :* :*
Oh zioMaestro mi inchino a cotanta dedizione, precisione, determinazione,organizzazione, cioccolatizzazione!!
RispondiEliminaSei proprio bravo (termine ahimè inflazionato e spesso non correttamente utilizzato) ma tu sei bravo davvero perchè hai acquisito un livello di esperienza e tecnica che ti ha permesso di scrivere un post di spessore come questo.
Ti stimo e ti ammiro, ma tu già lo sai!!
Cioccobasci :-):-):-)
Ps chiaramente mi cimento eccome se mi cimento!
Grazie, Francy! :))
EliminaMagari un giorno organizziamo una sessione di tempreraggio anche con Maya...lei in video conferenza, però!
Quella come minimo ci fa trovare il suo cellulare nella ciotola piena di cioccolato! :D :D :D
Ma che figata!!! Non so perchè la pralineria non mi hai mai preso, ma mi hai fatto venire voglia!!! In reatà ho fatto i gianduiotti di Nanni e già da lì un po' di voglia mi è venuta, però ora ancora di più!!! che palle però!! Mi manca la spatola triangolare e non so dove acquistarla...Non l'ho mai vista nei negozi di casalinghi...te dove l'hai presa? Mi mancano pure gli stampi in poliuretano (c'ho solo quello pe ri gianduiotti appunto)..:) Grazie dle video molto utile...
RispondiEliminaP.s. Ho fatto la pizza a lenta maturazione (in 24h anzichè 48, ma sempre lenta è....). Devo ancora migliorare, ma intanto è un primo passo
Intendevo policarbonato, non poliuretano...:P
RispondiEliminaLa spatola triangolare l'ho presa in un negozio specializzato di cucina, ma se non la trovi...prova dal ferramenta! :)))
Eliminap.s. Aspetto di vedere la tua superpizza! ;)
Un post da maestro.
RispondiEliminaE poi avendo avuto il privilegio di vederti all'opera dal vivo non posso che confermare quello che ti ho scritto la riga sopra ;)
...sapessi che fatica fare sto post! Ce metto meno a fa' i cioccolatini! ...e tu lo sai!;)
EliminaBaScioni! :)))))
PieroBis,
RispondiEliminada ora in poi?
:-)
nb... ma è già passato tutto sto tempo da quel tranquillo weekend?
:D :D :D!
EliminaOppure PieroPiero! :))
..e già, è passato tanto tempo, anzi è volato!!!
(nummecefapenza'!)
Ciao ke buoni qst cioccolatini. Vorrei tentare qst sfida ma x semplificare vorrei vedere il video ma nn riesco. Potresti controllare?? Grazie
RispondiEliminaGrazie Enza.
EliminaEffettivamente il video da Chrome non lo vedo neanche io.
Però lo vedo da mozzilla.
Prova da lì. :)
Più chiaro di così non potevi essere! :) Ma dove si trovano gli stampi di policarbonato? Ho letto che quelli di silicone non sono tanto adatti..
RispondiEliminaGrazie, Betta.
EliminaSe non hai un negozio specializzato nei pressi di casa tua, li puoi acquistare su amazon.
Confermo che con gli stampi in silicone ottieni un risultato scadente.
:)